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Svincolo di Giostra, nuova gara per l’ultima uscita. Il via ai lavori è lontano

MESSINA – Il 15 maggio 2013 l’apertura dello svincolo di Giostra in entrata, il 31 luglio 2017 dell’uscita per chi viene da Catania, nel 2019, si spera, anche l’ultima, quella per chi viene da Palermo. Ma il rischio è che si debba attendere la fine dell’anno e, anzi, che il traguardo possa anche non essere raggiunto in tempo.

E’ l’opera pubblica con tempi di realizzazione più lunghi nella storia della città, se si pensa che i lavori furono affidati il 22 novembre del 1997, oltre 21 anni fa. Oggi è in gran parte fruibile, è vero, ed infatti ha rappresentato un salto di qualità per la viabilità cittadina, ma non è ancora finita.

L’USCITA PER CHI VIENE DA PALERMO

E dire che anche la quarta e ultima parte dello svincolo è pronta da tempo, ma manca la connessione con la tangenziale, che in quel punto, tra l’altro, è in corsia unica da sette anni per i lavori sul viadotto Ritiro. Ed è proprio qui il problema, perché si dovrà mettere mano ai 3 chilometri precedenti all’uscita, nel tratto tra Villafranca e Giostra.

Basti pensare che, nella corsia rimasta chiusa, sono cresciute pure le erbacce, mentre l’asfalto è tutto da rifare. Serviranno interventi anche nelle gallerie Telegrafo, San Michele e Baglio, che andranno inalbate e illuminate a nuovo, col vantaggio, affatto secondario, di ripristinare una degna circolazione lungo il tratto in cui da anni si creano lunghe code, soprattutto in estate.

Dieci giorni fa, l’assessore regionale Marco Falcone, in visita a Messina, aveva preannunciato che sarebbero bastati due mesi di lavori. E in effetti è così. Non era chiaro ai cittadini, però, che già esultavano sui social per la possibilità di usufruire finalmente dell’ultima uscita di Giostra, che ci saranno lunghi passaggi burocratici prima di arrivare all’avvio dei lavori.

UNA NUOVA GARA CON PROCEDURA NEGOZIATA

Mercoledì scorso è stata pubblicata una nuova gara e i tempi per la presentazione delle offerte sono fissati al 6 febbraio. “Il progetto redatto dall’ing. Anna Sidoti è esecutivo – spiega il consigliere di amministrazione del Cas, Maurizio Siragusa – ma passerà comunque del tempo. E’ una procedura negoziata, quindi la più breve possibile, però ci sono dei passaggi necessari. Prima i tempi di gara, poi quelli per l’aggiudicazione provvisoria ad opera della commissione ministeriale, poi ancora la verifica del possesso dei requisiti e la stipula del contratto”.

Insomma, si può stimare quanto tempo passerà prima dell’avvio dei lavori? “Da tre a sei mesi, se tutto va bene” – risponde Siragusa -. Poi, come detto, serviranno due mesi di lavori, anche in questo caso “se tutto va bene”. E’ facile prevedere, quindi, che l’uscita non sarà aperta per l’estate, come sperato, ed il rischio è che non ci si arrivi neppure entro l’anno.

I VIADOTTI GIOSTRA – ANNUNZIATA

Così come per i due viadotti che collegano lo svincolo alla galleria San Jachiddu e, di conseguenza, all’Annunziata. Bisognerà aprire anche questi prima di poter considerare conclusi i lavori per lo svincolo di Giostra e, pure in questo caso, le perplessità sono d’obbligo. E’ compito del Comune, perché fanno parte del vecchio terzo lotto, mai transitato al Cas.

L’ultima dichiarazione ufficiale sul tema è del vicesindaco Salvatore Mondello e risale allo scorso 6 dicembre, nel corso di un question time in Consiglio comunale. “I due viadotti sono già collaudati – ha detto – ma il problema è la mancanza di ammodernamento dei sistemi impiantistici. E’ plausibile che, nello spazio di sei mesi, si possa aprire questa tratta, compatibilmente alle risorse a disposizione”.

L’obiettivo, dunque, è l’apertura ai primi di giugno, ma nell’ultimo mese e mezzo non sono emerse novità, non si conosce il dettaglio dei lavori necessari, l’importo, chi dovrà realizzarli, i tempi. Lo svincolo di Giostra è ancora lontano dall’essere concluso.

(Marco Ipsale)