Le soluzioni al vaglio per l’adeguamento del viadotto Ritiro sono due: la procedura di gara negoziata, che richiede 30 giorni di tempo, o la procedura per l’appalto ordinario, per la quale servono 52 giorni più i tempi per la consegna dei lavori. Una terza ipotesi, la più veloce, cioè l’affidamento diretto dei lavori, è stata scartata poiché non compatibile con le norme attuali.
Quale delle due strade intraprendere verrà deciso la prossima settimana, dopo che il Consorzio Autostrade avrà terminato le sue valutazioni.
E' quanto emerso a conclusione dell'incontro avvenuto a palazzo Zanca tra il Commissario del Comune, Luigi Croce; l'assessore regionale ai Trasporti, Nino Bartolotta; il commissario del Cas, Nino Gazzara; l'ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca; il direttore regionale dell'Anas, ing. Salvatore Tonti; l'ing. Ugo Dibennardo, nuovo direttore centrale Progettazione dell'Anas; il direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, ing. Cristiano Fogliano e l'ing. Mario Pizzino, dirigente comunale dell'ufficio programmi complessi.
“E’ stato stilato un cronoprogramma degli interventi – dichiara l’ing. Sciacca – che sarà definitivo la prossima settimana quando il Cas avrà sciolto i dubbi sulla procedura da attuare. L’auspicio di tutti è che si possa fare la negoziata in modo tale da accorciare i tempi. Con la gara pubblica, invece, si andrebbe alle calende greche. In quest’ultimo caso, probabilmente anche l’impresa Ricciardello dovrebbe chiudere il cantiere e se ne dovrebbe aprire poi un altro, con perdita di tempo per la consegna dei lavori, per l’arrivo dei mezzi e quant’altro”.
E la strada della procedura negoziata – secondo l’ing. Sciacca – è fattibile: “E’ giusto che il Consorzio Autostrade abbia preso una settimana di tempo per valutare la situazione, ma spero che si scelga la procedura negoziata. Anche il capo della segreteria tecnica regionale, Stefano Polizzotto, ha confermato che è un’ipotesi percorribile. La procedura ordinaria riguarda gli interventi ordinari. Sul viadotto Ritiro, invece, abbiamo ribadito tantissime volte che si tratta di interventi urgenti. Vero è che l’affidamento diretto alla Ricciardello, per quanto sarebbe stata la strada più semplice, poteva generare contenziosi. Altrettanto non può dirsi per la procedura negoziata, alla quale possono partecipare più imprese locali, ma non certo lo stesso numero di imprese che parteciperebbero ad una gara ordinaria”.
Procedura negoziata o gara pubblica, i 30 o i 52 giorni decorrono dal momento in cui il progetto viene approvato dall’Ivca, l’Ispettorato di vigilanza concessioni autostradali del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. L’Ivca ha richiesto che il progetto fosse già validato da un organo di certificazione. Il compito è stato allora affidato al gruppo Rina, una società privata internazionale di certificazione, che ha mosso delle prescrizioni. L’Anas ha già adempiuto alle osservazioni ed adesso si attende il via libera definitivo da parte dell’Ivca. “Per tale approvazione saranno necessari circa 45 giorni – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta -. Nel mese di aprile, intanto, contiamo di aprire gli innesti dal viale Giostra in tangenziale, nelle due direzioni di Messina Centro e di Villafranca ”.
La connessione tra il viadotto Ritiro e il nuovo svincolo, infatti, riguarda l’uscita dalla tangenziale verso il viale Giostra. Viceversa, l’entrata in tangenziale nelle due direzioni, Messina Centro e Villafranca, è indipendente dalle sorti del viadotto e l’impresa Ricciardello è al lavoro per aprire gli innesti entro il mese di aprile.
Durante l’incontro è stato toccato anche il tema della via del mare. “Il commissario Croce – ha dichiarato Bartolotta – chiederà l’istituzione di un tavolo tecnico per definire con tutti gli enti interessati, Regione, Autorità Portuale ed Rfi, un accordo per una procedura condivisa. L’intesa prevede che la Regione inserisca il finanziamento dell’opera negli strumenti di programmazione”. Sui 24 milioni necessari, 6 sono stati cofinanziati dall’Autorità Portuale, i restanti 18 si conta di reperirli tramite fondi europei nell’ambito dell’Accordo di programma quadro “Merci e Logistica”.
(Marco Ipsale)