Sarebbero state tre le ragazze che, quella tragica notte dello scorso 9 agosto, avrebbero venduto all’appena sedicenne Ilaria Boemi la dose mortale di MDMA, sostanza stupefacente di tipo sintetico i cui effetti, per la ragazza, sarebbero stati devastanti. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i poliziotti della Squadra Mobile di Messina che, fin dai primissimi istanti, avevano setacciato l’ambiente frequentato da Ilaria cercando velocemente di dare un nome ed un volto a pusher, venditori e spacciatori.
Le indagini dei poliziotti hanno, in questi mesi, ricostruito gli ultimi istanti di vita di Ilaria, il cui corpo era stato ritrovato la mattina del 10 agosto, inerte, sulla spiaggia del lungomare del Ringo. Fin da subito, gli uffici della Questura di Messina si erano trasformati in un via vai di ragazzi e genitori, fiumi di interrogatori, ammissioni e lacrime. Già allora, la Polizia aveva individuato una sedicenne, denunciandola per cessione di sostanza stupefacente e morte come conseguenza di altro delitto, mentre un’altra 18enne era stata raggiunta da analogo provvedimento (Leggi qua).
Adesso, su disposizione del Gip del Tribunale per i Minorenni e del Tribunale ordinario, sono scattate le misure cautelari per tutte e tre le ragazze. I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà in questura alle 11.30. (Veronica Crocitti)