Un iter lunghissimo e faticoso, chiuso oggi con la firma sul decreto regionale da 16 milioni, che completa il finanziamento per il porto di Tremestieri. "Dopo 50 anni in cui il passaggio dei mezzi pesanti in città ha causato morte e inquinamento – dicono il sindaco Accorinti e l'assessore ai lavori pubblici De Cola –, realizzare il porto di Tremestieri vuol dire migliorare la sicurezza nelle strade e la qualità della vita, significa restituire a tutti i cittadini la possibilità di usufruire della rada San Francesco avviando un percorso per recuperare le aree centrali in cui prima della realizzazione degli approdi dei traghetti si andava a fare il bagno agli stabilimenti Vittoria e principe Amedeo, significa inoltre candidare la città ad una quota del mercato della logistica nel Mediterraneo creando nuova economia. Se si facesse la somma dei chilometri percorsi nei tanti viaggi per partecipare a Roma o a Palermo agli incontri per il porto di Tremestieri, si scoprirebbe che è stato fatto più volte il giro del mondo e per ottenere questo risultato valeva certamente la pena farlo. L’avvio dei lavori del porto di Tremestieri era il principale obbiettivo del programma di questa Amministrazione ed è stato portato a termine".
In realtà si entrerà in azione probabilmente a settembre, perché prima è necessario apporre la firma sul contratto con l'impresa (presumibilmente tra un mese), che dovrà presentare il progetto esecutivo da approvare. Ma si tratta di operazioni che si potranno fare in tempi brevi, anche perché, diversamente da quanto accaduto finora, non dipendono da nessun fattore terzo. L'impresa ha già il progetto esecutivo pronto, che sarà approvabile in un paio di settimane, visto che non differirà di molto rispetto al progetto definitivo. Subito dopo la firma del contratto, la Coedmar potrebbe accelerare i tempi col maxi dragaggio previsto a sud del porto, che eviterà nei prossimi anni i consueti insabbiamenti.
Infine, i ringraziamenti da parte di Accorinti e De Cola: È stato un lavoro complesso e difficile reso possibile dalla collaborazione tra pubbliche Amministrazioni e dalla spinta propulsiva che tutte le persone coinvolte hanno dato: il presidente e il segretario dell’autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone e Francesco Di Sarcina con cui si è lavorato a stretto contatto negli ultimi anni per chiudere i finanziamenti nazionali e regionali e definire il progetto, il presidente Rosario Crocetta, gli assessori regionali Giovanni Pistorio prima e Luigi Bosco più recentemente, la struttura dell’Assessorato Regionale mobilità e infrastrutture diretta dall’ing. Fulvio Bellomo, il segretario comunaleAntonio Le Donne nel ruolo di soggetto attuatore, il provveditore alle opere pubbliche Donato Carlea. Fondamentale e sempre presente il sostegno attento del ministro Graziano Delrio che con la sua struttura ha seguito tutti i passaggi consentendo oggi di poter guardare concretamente alla realizzazione di questa infrastruttura fondamentale per il futuro di Messina".