Da leoni ad agnellini. Non sono chiare le ragioni per cui i rappresentanti degli autotrasportatori venerdì scorso dichiaravano lo stato di agitazione e preannunciavano manifestazioni di protesta, mentre oggi accettano di buon grado le decisioni dell’amministrazione comunale. Che sono le stesse della scorsa settimana e cioè l’obbligo per tutti i tir di recarsi a Tremestieri e, solo in caso di “chiocciola” piena dell’approdo a sud, la possibilità di andare direttamente alla rada San Francesco o al porto storico.
Ad avvertire i camionisti saranno i pannelli a messaggio variabile situati in autostrada che, in condizioni normali, indicheranno l’obbligo per i mezzi pesanti di uscita allo svincolo di Tremestieri. Se lo stazionamento dei tir si dovesse protrarre per oltre 90 minuti, i pannelli in autostrada indicheranno la possibilità di utilizzare gli altri svincoli della tangenziale per recarsi in uno degli altri due approdi.
Abolito, dunque, il sistema dei pass. La Polizia Municipale proseguirà i controlli serrati con due postazioni fisse, una a Tremestieri, l’altra a San Francesco, per 24 ore al giorno. Nell’ultima settimana, i verbali hanno superato quota 250.
Il presidente dell’associazione imprese autotrasportatori siciliani, Giuseppe Richichi, prima della riunione, come testimonia il video allegato, parla di sindaco che non ha discusso con la categoria, che non può sbattere la porta in faccia a nessuno e non può trascurare l’economia dell’isola. Ed ancora di tempi di traghettamento troppo lunghi e di grossa distribuzione che rifiuta prodotti non più freschi, sostituiti da altri provenienti dalla Spagna o dal Marocco con mezzi navali veloci. L’obiettivo era quello di prorogare lo stato di cose precedente all’offensiva anti tir fino alla riapertura della seconda invasatura di Tremestieri.
All’incontro decisivo hanno partecipato gli stessi attori istituzionali di mercoledì scorso. Al termine, il tenore è tutt’altro. “Per una volta – afferma Richichi – stiamo lavorando seriamente insieme all’amministrazione comunale per risolvere i problemi legati all’attraversamento. Grazie all’apertura da parte del sindaco, da noi condivisa, vogliamo trovare delle soluzioni definitive. Reprimere non porta a niente, bisogna collaborare con buon senso. Stiamo cercando di rispettare l’ordinanza ma devono darci la possibilità di non penalizzarci coi tempi di imbarco. Altrimenti, trasgredire le norme diventa per noi quasi un obbligo imposto dalle regole di mercato. Siamo comunque arrivati ad un accordo che nei prossimi giorni avrà dei risvolti. Aspettiamo delle risposte in tal senso”. Il riferimento è anche alle carenze infrastrutturali di Sicilia e Calabria ed al tavolo permanente istituito dal Comune per i problemi dell’area dello Stretto. “Crediamo in questo nuovo corso, con l’aumento delle partenze si muove qualcosa nella direzione giusta”.
Soddisfatto dell’esito anche il sindaco, Renato Accorinti, che spiega meglio i termini della questione: “Non c’è una nuova ordinanza – afferma – ma solo delle modifiche. Ero sicuro che avremmo trovato delle soluzioni comuni anche coi camionisti, che sono una categoria che lavora duramente e va rispettata, così come va rispettata però la vivibilità dei cittadini. Con l’aumento delle corse quotidiane sino a 35 – ha proseguito – i tir potranno imbarcarsi velocemente. Se comunque si creeranno file oltre i 90 minuti, delegheremo la Polizia Municipale per concedere l’uscita dagli altri svincoli della tangenziale e il tutto verrà segnalato dai pannelli variabili in autostrada. E’ una situazione che per adesso, purtroppo, potrà verificarsi con una certa frequenza. Da gennaio, con la riapertura della seconda invasatura di Tremestieri, contiamo di evitare anche le deroghe”.
Il nuovo corso partirà subito, non appena il Consorzio Autostrade darà l’ok per i pannelli a messaggio variabile. Ed a breve, sono in programma altri incontri con la Caronte e Tourist per affrontare il tema relativo alla nave Messina – Salerno sul molo Norimberga. “Siamo a favore delle autostrade del mare – conclude il sindaco – ma quel posto, di giorno, è pericoloso. Proporremo di cambiare orari per far sì che il passaggio dei mezzi pesanti avvenga solo in orari notturni”.
Le operazioni per mitigare i disagi provocati dal passaggio dei tir in città continuano. Quello di oggi, insieme a quello di mercoledì scorso, è un altro importante tassello di un quadro che andrà a chiudersi, si spera, solo con la riapertura della seconda invasatura dell’approdo di Tremestieri. E sullo sfondo, c’è anche l’obiettivo di arrivare al più presto all’inizio dei lavori di ampliamento del porto a sud. Per far sì che la concessione triennale della rada San Francesco, a giorni conosceremo il vincitore della gara, sia davvero l’ultima.
(Marco Ipsale)