La macchina elettorale continua a lavorare in vista della prima votazione del 2013, quella del 24 e 25 febbraio per le politiche. Il Pd corre come un treno, questa mattina a Palermo ha presentato i candidati a Camera e Senato. Tra i capilista assente il segretario nazionale Pierluigi Bersani (capolista per la Camera, collegio Sicilia Occidentale), presenti invece il giornalista Corradino Mineo (capolista al Senato), e Flavia Nardelli ( Camera, collegio Sicilia Orientale). Seconda in lista alla Camera nel collegio Sicilia Occidentale, pertanto prima ad essere eletta dal momento che Bersani opterà in un altro collegio, è la giovanissima Magida Culotta, sindaco di Pollina e vincitrice delle primarie a Palermo. I “paracadutati dall’alto” nelle posizioni migliori sono Amedeo Bianco, presidente dell'Ordine Nazionale dei Medici, il docente universitario Giuseppe Lauricella (quota Fioroni),il segretario dei Giovani Democratici Fausto Raciti, il veltroniano Marco Causi e il segretario generale della Confcommercio Luigi Taranto. Le truppe messinesi che puntano, dalla posizione favorevole, ad una poltrona in Parlamento, guidate dal “generale” Genovese sono Liliana Modica (Senato) e Maria Tindara Gullo (Camera). Impresa quasi ai limiti dell’impossibile per Antonio Saitta al Senato.
In casa Crocetta domani vertice a Tusa con i coordinatori provinciali per mettere nero su bianco i nomi della lista al Senato, subito dopo quelli di Beppe Lumia e Antonio Presti. Messina sarà presente con un coordinamento del movimento Il Megafono formato da più anime. La città dello Stretto sarà ulteriormente presente in lista con un altro nome di prestigio anche in vista di una presenza “pesante” del Movimento Crocetta alle prossime amministrative.
Beppe Grillo, che sarà candidato premier, ha annunciato le date del “nuovo sbarco in Sicilia” anche se è assai improbabile, visti i rigori di febbraio, che attraversi a nuoto lo Stretto. Arriverà il 30 e 31 gennaio a dar man forte ad un gruppo già consolidato e che ha incassato (giustamente) gli applausi per aver, unici al mondo, rispettato gli impegni presi in campagna elettorale e restituito il 70% dell’indennità da destinare, tramite l’assessorato alle attività produttive ad un Fondo per il micro-credito.
Acque agitate nel centro-destra dove il rinnovato amore Miccichè-Berlusconi ha risvegliato vecchi rancori e guerre fratricide. La strategia delle tante liste per strappare i seggi coi resti convince solo per “ragion di Stato”, ma l’aver perso le Regionali per colpa di Miccichè è un fatto che il Pdl ufficiale, sia pure in frantumi, digerisce a fatica. Capolista in Sicilia Orientale dovrebbe essere Bruno Mancuso, mentre l’ottimo lavoro fatto da Enzo Garofalo in questi anni dovrebbe essere premiato con una posizione allettante. In campo dovrebbe esserci Santi Formica,in caso di elezione subentrerebbe alla Regione Buzzanca, ma non è esclusa una sua presenza diretta al quarto o quinto posto. Francesco Stagno D’Alcontres, eletto nel 2008 nel Pdl, dopo essere approdato nel Grande Sud è con questa lista che torna in lizza.
Nell’Udc il segretario regionale Gianpiero D’Alia sarà capolista in entrambi i collegi della Camera. Non corre più Naro ma al Senato ci sarà un “fedelissimo”, Saro Sidoti, che per un soffio non è diventato deputato regionale.
Nessuna novità al momento per la lista Monti, capolista sarà il messinese Michele Ainis, ed in lista un altro messinese, Paolo Falzea (montezemoliano).
Verso Tabacci sembra essere orientato il timone di Carmelo Lo Monte, anche se molti dei suoi, soprattutto le truppe dei sindaci, sono invece in altra direzione, quella del presidente Crocetta.
Bufera in vista nel Pds (ex Mpa) qualora, come sembra scontato Lombardo decidesse di allearsi con Berlusconi, in barba ad una coerenza che ormai in politica , da destra a sinistra, è diventata una parola sconosciuta.
I messinesi preparano la rivolta, sono già armi e bagagli in mano per andare altrove (i maligni dicono Crocetta). Dal deputato regionale Beppe Picciolo ai consiglieri comunali e provinciali sono tutti pronti a lasciare solo l’ex governatore in quest’azzardata operazione elettorale. Aspettano solo l’ufficialità per dirsi addio. Chi già lo ha fatto,ad urne chiuse, è stato Fortunato Romano, che adesso sta a guardare, probabilmente proprio nella riva del fiume aspettando di veder passare…..
Ieri a Messina Idv, Verdi, Rifondazione Comunista, Partito dei comunisti, hanno unito le forze nel movimento di Antonio Ingroia ,Rivoluzione Civile. Il magistrato ha già incassato il sì di Favia, il ribelle “grillino”, scatenando le ire. In Sicilia certa la candidatura con gli arancioni dell’uscente Fabio Giambrone, Idv.
Rosaria Brancato