Politica

Referendum taglio dei parlamentari: a Messina alle 19 affluenza al 16,3%

Il rilevamento dell’affluenza alle urne a Messina per l’appuntamento referendario di oggi, domenica 20, effettuato alle ore 19, ha fatto registrare una percentuale del 16,3 per cento con 29.718 votanti. All’appuntamento referendario abrogativo del 17 aprile 2016, sempre alle ore 19, era stata registrata una percentuale del 17,95 per cento, con 33.924 elettori; mentre per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, sempre alle ore 19, era stata rilevata una percentuale del 47,04 per cento con 88.572 votanti. Nei precedenti referendum costituzionali, nel giugno 2006, la percentuale alla stessa ora nel primo giorno di votazione fu del 15,99 per cento, e nell’ottobre 2001, sempre alle 19, fu del 14,79.

Affluenza alle 12

Il rilevamento dell’affluenza alle urne a Messina per l’appuntamento referendario di oggi, domenica 20, effettuato alle ore 12, ha fatto registrare una percentuale del 6,76 per cento con 12.335 votanti.

I precedenti

All’appuntamento referendario abrogativo di domenica 17 aprile 2016, sempre alle ore 12, era stata registrata una percentuale del 6,34 per cento, con 11.992 elettori; mentre per il referendum costituzionale di domenica 4 dicembre 2016 (riforma Renzi), sempre alle ore 12, era stata rilevata una percentuale del 16,85 per cento con 31.731 votanti. In questi due precedenti però si votava nella sola giornata di domenica. Al referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011, quando si votò su due giorni, la rilevazione effettuata alla stessa ora registrò una percentuale del 9,17 per cento, con 17.864 votanti. Per i due precedenti referendum costituzionali bisogna risalire al giugno 2006 (Modifica al titolo V della parte II della Costituzione), percentuale alla stessa ora nel primo giorno di votazione 7,56 per cento, pari a 14.911 elettori, e all’ottobre 2001 (Approvazione legge di modifica alla parte II della Costituzione), sempre alle ore 12 ma dell’unico giorno di voto, la percentuale fu del 4,88. A differenza del referendum abrogativo, per quello costituzionale non è necessario il raggiungimento di un quorum nazionale di voti

Oggi e domani gli italiani sono chiamati al voto per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Con questo referendum i cittadini potranno decidere se approvare o respingere la legge di revisione costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari. Le urne saranno aperte oggi, domenica 20 settembre, dalle 7 alle 23 e lunedì 21 dalle 7 alle 15. In diverse regioni si vota anche per le elezioni regionali, ma non è il caso della Sicilia.

I numeri del referendum

In Italia sono più di 46 milioni i cittadini che potranno votare. A Messina per questo appuntamento referendario gli elettori iscritti sono 182.351, di cui oltre 85 mila uomini e più di 96 mila donne. All’ultimo referendum del 17 Aprile 2016 gli elettori iscritti furono 194.794.

Come da consuetudine, nel corso della votazione, l’affluenza degli elettori dovrà essere rilevata e comunicata al Comune, che poi provvederà alle ulteriori comunicazioni alla Prefettura e da qui al Ministero dell’Interno. In particolare, la rilevazione domani, domenica 20, sarà effettuata alle ore 12, alle 19 e alle 23. Lunedì 21 invece direttamente alle ore 15, in coincidenza con la chiusura dei seggi, cui seguirà lo scrutinio.

Il Comune di Messina attiverà il sistema elettronico di rilevamento dei dati e della loro elaborazione. Il sistema informativo prevede l’elaborazione dei dati in tempo reale, man mano che perverranno dalle 253 sezioni, comprensive dei 10 seggi speciali. Sono previste varie fasi di lavoro, dal caricamento dati in arrivo dalle sezioni alla creazione dei vari tabulati. Sul sito www.comune.messina.it, al link “Referendum 2020” saranno aggiornati i dati relativi all’affluenza alle urne nelle sezioni cittadine e il numero complessivo dei votanti con la relativa percentuale.

La scheda

Cosa troveranno gli elettori sulla scheda? Il quesito è questo: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”.

Sì o no

L’elettore dovrà barrare la casella del Sì se vuole confermare la riforma costituzionale che riduce i parlamentari dagli attuali 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori). Dovrà mettere un segno sul No se non vuole che la riforma entri in vigore. Per la validità del referendum costituzionale non è richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.