Politica

Tamajo lascia il seggio a Chinnici nonostante i 121mila voti

Ha ottenuto 121mila preferenze alle europee ma lascia il seggio a Caterina Chinnici. L’assessore regionale Edy Tamajo rimane in Sicilia nella Giunta Schifani. E, per Forza Italia, fa un passo indietro per fare eleggere la magistrata, due volte al Parlamento con il Partito democratico. Ora l’ex candidata del centrosinistra alla Regione va in Europa con FI.

Così l’assessore alle Attività produttive: “Pima di tutto voglio ringraziare gli oltre 121 mila elettori che mi hanno dato un successo straordinario e personale. Nei prossimi giorni formalizzerò le mie dimissioni dalla carica di eurodeputato per dare spazio a Caterina Chinnici (figlia del giudice ucciso dalla mafia Rocco Chinnici, n.d.r.), che rappresenta un simbolo per la nostra terra, un’icona e rappresenta la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata” (fonte Ansa).

Così il presidente della Regione siciliana Renato Schifani: “Un fatto politico. Forza Italia con questa scelta dimostra di essere il partito dell’antimafia, crede in questi valori e lo fa anche accogliendo la volontà di abdicazione da parte di un eletto nei confronti di Caterina Chinnici che, per la sua storia e il suo impegno parlamentare, non può essere che protagonista del contrasto ad ogni forma di criminalità”.

Una scelta che conferma la scarsa attenzione agli elettori

Quale “messaggio” trasmette questa scelta, in realtà? Le 121mila preferenze hanno valore in termini di potere personale, non sul piano della volontà popolare di mandare in Europa Tamajo. Tutto diventa un gioco politico interno a Forza Italia e chi approda a Strasburgo? Caterina Chinnici, che nel suo passaggio dal Pd a FI ha dimostrato quanto i partiti siano delle porte girevoli e si possa passare, senza colpo ferire, dall’uno all’altro. Il tutto senza porsi il problema di rendere conto a elettrici ed elettori.

I voti sono “personali” e non riflettono un’identità politica.