TAORMINA – Attenzione e apprensione. Le rappresentanze sindacali aziendali dell’Asm di Taormina stanno seguendo gli sviluppi dell’irrisolta questione del “dare-avere” tra l’azienda ed il Comune di Taormina. Una situazione che rischia di generare un contenzioso, malgrado le rassicurazioni del sindaco Mario Bolognari.
“Siamo convinti – spiegano i segretari di Cgil Filt Franco Micalizzi, Faisa Cisal Concetto Pirri, Uil Trasporti Giuseppe Panarello e Ugl Tpl Francesca Gullotta – che una soluzione tra le parti si debba definire e ratificare nel più breve tempo possibile, per scongiurare il rischio sempre più concreto di una paralisi economica e finanziaria di Asm. Allo stesso tempo riteniamo corretto l’operato del liquidatore, avvocato Antonio Fiumefreddo, che ha intrapreso le opportune azioni ed avviato ormai inevitabili procedure a tutela dell’azienda e dei lavoratori”.
Per i rappresentanti sindacali, “il mancato versamento delle somme pretese da Asm e già certificate nel verbale di transazione del 28 maggio 2020, ad oggi rappresenta un indubbio fattore di rischio per un’azienda che si trova a dover affrontare un crollo degli introiti e che, ciò nonostante, sta cercando di garantire il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori dipendenti”.
I lavoratori di Asm, nelle scorse settimane e per la terza volta in un anno, hanno raggiunto un accordo con il quale l’azienda ha avuto modo di attivare un ulteriore periodo di 9 settimane di cassa integrazione in deroga. “Ma alle porte di questa stagione turistica – scrivono adesso le RSA – non possiamo e non vogliamo fare mistero della nostra preoccupazione per il perdurare di questa fase di stallo. Per questo rinnoviamo la richiesta al sindaco di Taormina che ricopre anche la delega alle Partecipate, di espletare al più presto tutti gli adempimenti necessari a deliberare in Consiglio comunale l’atto di transazione, scongiurando un contenzioso e consentendo, altresì, la contestuale definizione delle procedure che consentano finalmente ad Asm di uscire dalla liquidazione e tornare alla piena normalità gestionale”.