TAORMINA – Piena fiducia al commissario liquidatore Antonio Fiumefreddo da parte della maggioranza che sorregge l’Amministrazione comunale guidata da sindaco, Mario Bolognari. “Ignorantia legis non excusat… A qualcuno risulta complicato – scrivono in una nota i consiglieri comunali con in testa Giuseppe Sterrantino – comprendere il significato di questa locuzione latina: il rispetto della legge non può essere sottoposto o assoggettato a valutazioni soggettive o di comodo o a vincoli di nessuna sorta”.
C’è una messa in mora, che fa riferimento ad un accordo di dare-avere raggiunto a suo tempo dall’Asm con il Comune con sottoscrizione di entrambe le parti. La mancata esecuzione dell’accordo costituirebbe un danno erariale per i consiglieri comunali e per il liquidatore.
“Tale atto – si legge nella nota – rientra, inoltre, tra le prescrizioni rilevate dai revisori del comune ed è oggetto, oltretutto, della segnalazione fatta dagli stessi alla Corte dei conti”. La lettera ha l’obiettivo di interrompere i termini di prescrizione, dunque per non incorrere nella responsabilità per danno erariale che altrimenti sarebbe scattata ad aprile, così da poter “sostenere i consiglieri comunali attuali, che avranno così altri cinque anni per adempiere a quanto fatto ed avallato da altri. Sconcertante è quanto emerge dall’importante lavoro e dal percorso di riorganizzazione aziendale posto in essere in questi mesi dal commissario Fiumefreddo, il quale gode della piena fiducia di questa maggioranza ed insieme al quale si camminerà insieme per portare fuori da questa situazione critica la nostra Asm.
La maggioranza politica, unitamente al liquidatore – s legge ancora nella missiva – sono ben consci della gravissima crisi che ha investito il nostro territorio ed il tessuto economico imprenditoriale, soprattutto della grave crisi finanziaria che investirà le aziende. Asm non è immune da tutto ciò, non tanto nel breve periodo, quanto a partire già da giugno, per cui il nostro lavoro è rivolto a difendere la continuità aziendale della stessa e garantire gli equilibri economio – finanziari del Comune al fine di scongiurare il rischio di default”.