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Taormina, Bolognari: “No a ricatto costi mascherine, pronti a produrne altre”

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, pensa già alla fase 2, quella intermedia per uscire dall’emergenza coronavirus. Il primo cittadino ha spiegato oggi che sono state “superate le 7mila mascherine tra acquisti, donazioni e confezionamento artigianale. Ma adesso – prosegue il sindaco – stiamo valutando l’opportunità di riavviare il confezionamento artigianale in vista della fase due, in quanto dopo il 3 maggio potrebbe essere obbligatorio l’uso della mascherina.

Già distribuite 4300 mascherine

Quindi potrebbe esserci la necessità di evitare che le persone possano essere ricattate da un aumento dei costi di mascherine. Il Comune di Taormina – prosegue Bolognari – ne ha distribuite 4mila e 300 e al momento ogni famiglia può contare su una dotazione, minima. Possiamo contare su una scorta di oltre 2mila e 300 mascherine e ciò ci consente di stare tranquilli”.

Buoni spesa, prima i più bisognosi

Il sindaco ha poi parlato della richiesta dei Buoni spesa. “Mi reco spesso negli uffici dei servizi sociali – evidenzia – e mi capita spesso di ascoltare delle telefonate inutili. Ripeto: nessuno è escluso.

Ci sono delle pratiche che vengono accantonate solo perché in esse si evince una certa disponibilità di risorse nelle dichiarazioni. Portiamo avanti quelle di persone che non dichiarano nessuna disponibilità di risorse. In ogni caso – sottolinea Bolognari – siamo arrivati ad oggi, martedì alle 13, all’esame di 187 pratiche evase positivamente per un totale di 38mila e 500 euro. Affronteremo tutte le domande presentate”. Bolognari ha rimarcato che vi è una disponibilità di risorse presso il Distretto Socio-sanitario D 32, del quale Taormina è capofila (i Comuni che ne fanno parte sono 23). Ebbene sono stati ripartite le somme e Taormina potrà contare su 26mila euro, che saranno destinati proprio ai Buoni spesa”.