Taormina Film Fest e Videobank S.p.A. nuovamente insieme per il prossimo triennio; sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia e dell’Assessorato Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo guidato dal Dott. Manlio Messina, per continuare a scrivere la storia di uno dei festival cinematografici internazionali più longevi e prestigiosi d’Europa. Il fortunato sodalizio rinnova la passione, l’impegno e naturalmente le ambizioni al termine di un florido biennio; biennio che ha attestato i risultati di merito di una lungimirante gestione, rispettosa della storia dell’evento.
La 66ª edizione del Taormina Film Fest avrà luogo dal 28 giugno al 4 luglio 2020. Il Comitato artistico già al lavoro nel solco della valorizzazione degli unici storici appuntamenti taorminesi e dell’istanza “filologica” già intrapresa dalla produzione presieduta dal general manager Lino Chiechio e dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo.
A dirigere il festival con il consueto entusiasmo Leo Gullotta. L’artista, vincitore di 3 David di Donatello e 4 Nastri d’Argento, è reduce dal doppiaggio di Joe Pesci in “The Irishman” di Scorsese e dal successo di acclamate tournée teatrali.
È invece un ritorno alle origini per Francesco Calogero. Il regista è storico collaboratore del Taormina Film Fest, già organizzatore delle retrospettive e curatore del catalogo sotto la direzione artistica di Guglielmo Biraghi e Sandro Anastasi. Successivamente anche conduttore degli incontri con gli autori nelle successive edizioni dirette da Enrico Ghezzi. A Calogero sono affidate le categorie competitive della Selezione Ufficiale.
Sarà quindi Francesco Alò, dal 2002 firma per Il Messaggero, incontrastato e autorevole protagonista delle video-recensioni sul web per BadTaste.it, a farsi carico dei titoli che ineriscono al “nuovo corso” dell’audiovisivo. Dalle amatissime serie tv delle più celebri piattaforme e i loro protagonisti ai blockbuster che ogni sera popoleranno il Teatro Antico, al pari degli oltre 3.000 spettatori che il 5 luglio scorso hanno assistito al debutto di “Spider-Man: Far From Home” di Jon Watts.
E, sempre nell’ottica di una “opération vérité”, ecco una precisa scelta editoriale. Quella, cioè, di voler tornare a riservare la principale delle categorie competitive internazionali alle opere prime e seconde; come quando, proprio a Taormina, nel ’73, veniva premiato il debutto cinematografico di Steven Spielberg con “Duel”. Da ricordare anche quelli di Robert Rodriguez con “El mariachi”, di Luca Guadagnino con “Qui” e le innumerevoli novità proposte nella Settimana del Filmnuovo.
Si rinsalda così il legame tra la nobile tradizione del Taormina Film Fest e il rinnovato appuntamento che non si alimenta esclusivamente di ricordi. Valorizzando il territorio e con ampia visione strategica, prosegue infatti la sua crescita al centro della programmazione cinematografica e della filiera festivaliera.