Dismesse le tradizionali atmosfere da “Sunset Boulevard”, il Festival ritrova in extremis freschezza e vivacità con il “supereroe” James Marsden, interprete della serie di “X-Men” e del musical “Hairspray”. Volto pulito e classici lineamenti americani, Marsden si racconta in una Campus affollato soprattutto da un pubblico di giovanissimi: toni pacati ed un messaggio di speranza per un Festival che necessita di un fisiologico ringiovanimento per non morire di retorica. “Nessuno dei miei personaggi mi assomiglia fino in fondo”, dichiara Marsden, “cerco tante piccole sfide che incoraggino percorsi sempre diversi. Probabilmente il mio ruolo in “Hairspray” è l’unico in cui sono riuscito ad inserire alcuni aspetti del mio vero carattere. Il personaggio della serie “X-Men” è quello che mi ha donato la popolarità internazionale: non sono mai stato un vero fan del fumetto, ma conoscevo personaggi e dinamiche grazie ai videogiochi”.
Tra i sogni dell’attore di “The Butler” anche quello di poter lavorare con Martin Scorsese: “Adoro Frank Sinatra e sogno di interpretarlo nel film biografico che il regista di “Taxi Driver” sta preparando da tempo. Lavorare con i grandi maestri può facilitare la carriera di un artista: ho iniziato sin da piccolo a provare dei ruoli che comprendessero il ballo ed il canto oltre alla semplice recitazione, penso di poter essere all’altezza di un ruolo così difficile. Spesso sul set di “X-Men” provavo duetti musicali con il mio grande amico Hugh Jackman, mi piacerebbe tantissimo rimettermi in gioco in un musical”.
Marsden sarà a breve tra i protagonisti di “Westworld”, serie tv liberamente ispirata all’omonimo film del 1973: “Sarò un pistolero impegnato a viaggiare nel tempo in epoche popolate da robot: “Westworld” è un progetto a metà tra il western e la fantascienza, una sfida affascinante che mi permetterà di misurarmi con il piccolo schermo”.
Domenico Colosi