Interruzioni idriche e acqua colore del fango a Trappitello, il M5S chiede la sospensione della bolletta

Il Movimento 5 Stelle, meetup di Taormina, ha chiesto al sindaco, Eligio Giardina, di emanare una ordinanza “che favorisca i residenti della frazione Trappitello, con la sospensione del pagamento dell’importo sul consumo dell’acqua dalla fatturazione delle bollette a decorrere dal 9 settembre scorso. E fino al giorno in cui gli enti preposti dichiareranno, con apposita documentazione e delibera, la risoluzione in via definitiva del problema certificando la potabilità dell’ acqua sia dal punto di vista batteriologico quanto chimico”. I rappresentanti del Movimento ricordano che dal 9 settembre “la somministrazione idrica nella frazione di Trappitello ha subìto interruzioni e gravissime alterazioni, tanto che l’acqua non presentava le caratteristiche di potabilità, come ufficialmente evidenziato dall’ordinanza sindacale del 2 ottobre”.

Si tratta di un provvedimento successivamente revocato, in virtù dell’esito delle analisi dell’Azienda sanitaria provinciale. Ma il rischio è dietro l’angolo. Ad ogni pioggia battente, l’acqua che sgorga dai rubinetti delle case di Trappitello assume il colore del fango. “Tali fatti – si legge nell’istanza presentata al primo cittadino e al presidente del Consiglio – non sono avvenuti solo in coincidenza di eventi straordinari, fortuiti, imprevedibili o di forza maggiore, ma costituiscono una costante legata al malfunzionamento degli impianti di approvvigionamento e distribuzione d’acqua dai pozzi S. Filumena”. Ad avviso dei 5 Stelle, e qui sta il nocciolo della loro richiesta, “questi accadimenti costituiscono, inequivocabilmente, inesatto o mancato adempimento del contratto di fornitura per cause addebitabili al somministratore comune di Taormina”.

Ma la risoluzione del contratto non è ipotizzabile in quanto parliamo di un pubblico servizio e di un bene primari. “Tali condotte prosegue il documento – alterano i rapporti contrattuali di fornitura in quanto l’Ente locale non ha adempiuto alla sua prestazione obbligatoria di fornire acqua potabile e ciò costituisce fatto grave e di notevole importanza”. Vengono citate molteplici pronunce relative al caso specifico (somministrazione di acqua torbida e non potabile) emesse da diversi Giudici di pace e dalla Cassazione. Per questo sono state chieste al sindaco Eligio Giardina ed al Consiglio comunale di intraprendere azioni concrete. Anche perché – spiegano i penta stellati – “visionate le analisi biologiche fornite dall'Asp di Messina al Comune di Taormina, confrontandoci più volte con esperti nel settore ambientale e con i rappresentanti del "Comitato Insieme per i nostri diritti", riteniamo che le azioni intraprese da parte delle Istituzioni Comunali non daranno una risposta nell'immediato”.

C. Casp.