TAORMINA – Da Letojanni a Mazzeo il passo e breve. La protesta dei genitori si è allargata sino alla frazione taorminese. “Abbiano posto all’attenzione della dirigenza scolastica del Comprensivo 1 di Taormina – spiegano – la problematica riguardante gli orari di ingresso dei bambini della scuola di Mazzeo, che allo stato odierno delle cose prevede l’ingresso dei bambini alle 9 e l’uscita alle 14. Ci sono genitori che, infatti, stando le attuali disposizioni, rischiano il posto di lavoro, e sono perciò costretti ad arrivare sul luogo di lavoro ben oltre le 9”. Questo il motivo che li ha spinti a scrivere. “Abbiamo sollecitato, avendo ricevuto sinora risposta negativa – incalzano i genitori – un colloquio con la dirigente al fine di discutere l’opportunità di una rimodulazione dell’attuale orario di ingresso, che penalizza soprattutto i più piccoli di prima e seconda elementare, costretti ogni giorno a pranzare ben oltre le ore 14, perché entrando più tardi, anche l’uscita è stata posticipata. Auspichiamo si tenga in considerazione la condizione di genitori e i connessi disagi e i relativi obblighi di coloro che lavorano e nonostante la crisi economica che opprime anche il nostro territorio, cercano di tenersi il posto di lavoro a denti stretti. Nelle linee guida del Ministero si evince che nelle scuole si possa modificare l’orario in base alle esigenze dei plessi, e che l’ora di 60 minuti possa passare tranquillamente a 45.
Ad una e-mail di protesta – sottolineano i genitori – la dirigente ha risposto che pur comprendendo le oggettive difficoltà delle famiglie, chiede la massima comprensione e collaborazione in questo momento particolarmente difficile. Anche noi genitori ci aspettavamo maggiore comprensione e collaborazione, avendo richiesto di anticipare alle 8 l’ingresso della classe seconda (11 alunni), insieme alle classe terza, quarta e quinta. Si parla in totale di 58 alunni. Ci chiediamo: perché in altri plessi possono entrare 100 bambini allo stesso orario, a Mazzeo la metà no? Di quale assembramento stiamo parlando?
Chiediamo che in alternativa si possa utilizzare, per interloquire su questa o altre eventuali problematiche, la piattaforma per le video conferenze, per ascoltare la voce di chi ha il diritto ed estrema necessità di essere ascoltato”. I genitori rammaricati dai fatti di questi giorni, hanno rinnovato la richiesta di un confronto con la dirigente e si riservano “di porre in essere qualsiasi opportuna iniziativa per la loro tutela e per quella dei loro bambini”.