Non ci sarà nessun ridimensionamento per l’ospedale di Taormina. Il paventato accorpamento dei reparti di oncologia medica e chirurgia generale – e la conseguente riduzione dei posti letto al San Vincenzo – è stato evitato, almeno per il momento. Le ultime notizie sono rassicuranti e rimandano a data da destinarsi l’eventualità di una rimodulazione del presidio di contrada Sirina che dipenderà, in ogni caso, dalla produttività dei reparti. Gli allarmismi sono dunque cessati, mentre si prosegue con la linea dettata già a marzo scorso dall’Assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino che, durante la riunione della sesta commissione Ars tenutasi nell’aula consiliare di Palazzo dei Giurati presieduta da Giuseppe Di Giacomo e con la presenza del Commissario Straordinario dell’ ASP 5 Giovanni Migliore, aveva rassicurato le amministrazioni presenti, quella taorminese in primis, che il San Vincenzo non avrebbe subìto tagli nell’immediato e che da lì a un anno si sarebbero raccolti dati sufficienti per decidere del futuro del nosocomio. Le promesse sono state mantenute, la produttività è il principio base su cui il presidio dovrà puntare per assicurarsi di non incappare in guai futuri e non rientrare tra gli sprechi regionali. Solo così potrà evitare di diventare un vessillo della spending review. Un rischio da non sottovalutare, di possibile depotenziamento del San Vincenzo, d’altra parte, si parla già da diversi anni, anche se fino ad ora, e per fortuna, è stato sempre smentito.
Giusy Briguglio