TAORMINA – Il dottore Federico Nicolosi è il nuovo primario del reparto di Urologia dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, a lungo rimasto chiuso. Ha preso servizio ieri. Arriva dal Policlinico di Catania guidare l’Unità operativa complessa che vanta una una storia importante, chiusa da tempo a causa di diverse vicissitudini. Il suo arrivo è considerato un punto di svolta e una rinascita per l’ospedale, dopo un periodo segnato da numerose “fughe”. La riapertura del reparto, tanto attesa, è finalmente avvenuta.
Dottore Nicolosi, cosa lo ha spinto ad accettare questo incarico e che situazione ha trovato a Taormina?
“Taormina vanta una significativa storia urologica. Nonostante le vicissitudini subite, come lei ha ben sottolineato, che hanno portato alla chiusura totale del reparto negli ultimi anni. Lla zona rappresenta un’area strategica. Infatti, tra Messina e Catania non esiste un altro reparto di urologia, rendendo fondamentale la presenza di questo servizio sia per il bacino d’utenza locale sia per il flusso turistico durante le stagioni estive. I colleghi del Pronto soccorso evidenziano un aumento del 1000% dei pazienti che afferiscono al nosocomio durante il periodo estivo. In qualità di reparto di urologia in fase di rinascita e ricostruzione graduale, il nostro impegno è quello di fornire supporto al pronto soccorso e, più in generale, a tutti i reparti dell’azienda ospedaliera. Il nostro obiettivo principale è di assistere al meglio tutti i pazienti affetti da patologie urologiche, operando con la massima dedizione e professionalità per ricreare un’unità operativa efficiente e dignitosa”.
Un reparto che rinasce sicuramente qualche disagio ce l’avrà all’inizio come normale che sia. I posto letto sono sei…
“Certamente, confermo. Purtroppo, il reparto ha subito un forte ridimensionamento anche dal punto di vista del personale medico. La pianta organica prevede sei dirigenti medici, oltre al ruolo di direttore dell’Unità operativa complessa da me ricoperto. Attualmente, solo un dirigente medico è in servizio. Tuttavia, la direzione generale e la direzione sanitaria sono pienamente collaborative e mi hanno fornito il loro pieno appoggio. Sono già stati banditi concorsi e incarichi per l’assunzione di nuovi dirigenti medici, che, con ogni probabilità, entreranno in servizio già dall’inizio di luglio. Questo ci consentirà di avviare le attività di ricovero, diagnosi e cura all’interno dell’unità operativa”.
Quando sarete operativi al 100%?
“Raggiungeremo la piena operatività entro la fine dell’estate. Naturalmente, sarà necessario fare un inventario della strumentazione e coordinarci con i diversi reparti per la disponibilità delle sale operatorie. In tal senso, dovrò interfacciarmi con il caposala, il direttore del servizio di anestesia e la sala operatoria. Nonostante sia il mio primo giorno ufficiale come direttore, dopo la presa di servizio, ho avuto modo di constatare che si tratta di un ospedale molto efficiente e operativo. Ho riscontrato una totale disponibilità da parte di tutti i reparti, un clima collaborativo che ricorda un po’ gli ospedali catanesi di un tempo, dove vigeva un forte senso di “famiglia” e ognuno era pronto a dare una mano al collega o al paziente in difficoltà. Questo mi riempie di grande ottimismo e sono fiducioso che, grazie al mio impegno e all’entusiasmo del team, riusciremo a non deludere le aspettative dell’azienda e dei pazienti che si rivolgono a questo nosocomio”.
Il suo arrivo rappresenta un segnale di rinascita per l’intero ospedale, che ha attraversato un lungo periodo di criticità negli ultimi anni. L’attenzione si è concentrata non solo sul reparto di urologia, ma anche su altri settori chiave come ad esempio la Cardiochirurgia pediatrica…
“La Cardiochirurgia pediatrica, attualmente al centro dell’attenzione, rappresenta un’eccellenza non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Taormina, città di grande importanza turistica e vantaggiosamente situata vicino all’aeroporto di Catania, ha il dovere di mantenere e valorizzare questo reparto di eccellenza. Accanto alla Cardiochirurgia pediatrica, l’ospedale vanta altre specialità di grande prestigio, come l’oncologia del professor Ferraù, universalmente riconosciuta, e la chirurgia del dottor Panebianco. Sto inoltre conoscendo con piacere i miei colleghi delle altre specialità, tutti professionisti di altissimo livello, e le direzioni delle unità operative, che dimostrano una grande competenza. Il nostro impegno è quello di offrire il massimo supporto a tutti i reparti e di contribuire al successo di questa importante realtà sanitaria”.