TAORMINA. Una giornata ecologica per scoprire la “Perla del Mediterraneo” e soprattutto per conoscere e approfondire le attività di gestione mirate alla valorizzazione e alla fruizione eco-sostenibile della Riserva naturale orientata “Isola Bella” anche grazie alla tecnologia di oggi.
A vivere questa esperienza sono stati 50 studenti provenienti da diversi istituti scolastici di Slovacchia, Norvegia, Macedonia, Romania e Turchia e dal Liceo scientifico “Fermi” di Paternò nell’ambito del Progetto Erasmus KA2 “We are smarter than technology” finalizzato alla conoscenza, consapevolezza e responsabilità nell’uso della tecnologia grazie anche alla visita guidata alla Riserva naturale orientata “Isola Bella” gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.
Un progetto che ha come obiettivo anche la sensibilizzazione verso un uso corretto degli strumenti digitali.
Gli studenti dell’istituto di Paternò, accompagnati dalla referente del progetto, la prof.ssa Maria Nicolosi, sono stati guidati nell’area protetta dal direttore della riserva Anna Abramo e dagli esperti Emilia Musumeci, Giovanni Sturiale e Sergio Aleo del Cutgana che si sono soffermati sulle buone pratiche gestionali, attività di monitoraggio e sulle criticità ambientali che insistono sull’area oltre sugli aspetti geologici del sito. Ma anche sul progetto “Cet- Fruizione sostenibile di Circuiti Ecoturistici”, e la sua applicazione, tramite cui il Cutgana ha realizzato i virtual tour in 2D e 3D della riserva naturale “Isola Bella”, un sistema informativo che permette una fruizione assistita dei circuiti eco-turistici mediante la distribuzione di informazioni utili alla conoscenza delle risorse naturalistiche del territorio visitato.
Il sistema, infatti, permette di ottenere informazioni dettagliate (storiche, naturalistiche, culturali) inerenti i percorsi eco-turistici selezionati e prevede la possibilità di integrare la fruizione di diverse tipologie di circuiti eco-turistici e di usufruire in modo virtuale di percorsi selezionati tra quelli disponibili all’interno di strutture predisposte a tale scopo.
Alfio Russo – Cutgana, Università di Catania