MESSINA – Come promesso, il sindaco Cateno De Luca e la sua Giunta si preparano a ripresentare la delibera per l’approvazione della Tari 2021 e lo faranno senza alcuna modifica. Una scelta precisa, secondo il primo cittadino, intervenuto per “spiegare” i motivi per cui la proposta non cambierà nei suoi contenuti: “Oggi la riproporremo e ovviamente sarà senza alcuna modifica, anche perché questa delibera non può modificarla neanche la Giunta in quanto è solo una ricognizione di quanto serve per garantire un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti degno di questo nome. Una cosa che non si era mai fatta a Messina, questa delibera è la conclusione di un percorso iniziato da noi. È ciò che serve alla città per avere un servizio efficiente. Tanti direbbero che la soluzione è eliminare chi sporca, ma lo faremo con l’inserimento delle 400 telecamere che ci permetteranno di monitorare gran parte della città”.
Cambierà, quindi, soltanto la forma, perché all’interno del documento verranno evidenziati i motivi per cui si arriva all’aumento del 9% medio, argomento diventato terra di scontro tra Amministrazione e Consiglio comunale. De Luca spiega così: “La proposta che faremo vedrà solo modifiche lessicali, che non toccano il contenuto economico ma sarà evidenziato, per chi legge e non capisce per così dire, da dove scaturisce l’aumento del 9%, che per l’8% è dovuto all’inserimento nel Pef del fondo crediti di dubbio esigibilità. Cos’è? Un accantonamento imposto dalla legge che serve a far fronte ai mancati versamenti dei contribuenti, i cosiddetti evasori”. Lunga la digressione del sindaco sulle differenze tra evasori, elusori e contribuenti fantasma. Questi ultimi sono i famosi 8mila e 230 “beccati” grazie all’incrocio dei dati e mai censiti fino all’arrivo della sua Giunta: “i contribuenti fantasma sono quelli che non risultano in banca dati perché non hanno mai pagato e non sono mai stati censiti. Nessuno aveva fatto mai come me questo lavoro di incrocio dei dati per beccarli. Ne abbiamo presi 8mila e 230, possibilmente sono quelli che protestano e perché? Perché col porta a porta non si scappa. Questi mi odiano, perché ora devono pagare come pagano gli altri”.
“Molti nuove servizi li ho ammortizzati con l’aumento delle entrate avuto beccando i contribuenti fantasma e con il risparmio derivato dalla differenziata”, insiste De Luca, passando ad analizzare il risparmio ottenuto dall’aumento della differenziata (“6 milioni di euro nelle casse cittadine”) e tornando a parlare infine dell’aumento del 9%, spiegato in tre punti: il già citato fondo crediti di dubbia esigibilità, che per legge sarà inserito nel piano Tari, i costi di gestione delle discariche post-mortem e l’eliminazione delle discariche nelle aree urbane.“Se non ci fossero state queste modifiche normative avremmo avuto un risparmio del 10% nonostante gli investimenti enormi fatti. Questo è il concetto che volevo sottolineare e l’abbiamo messo nella delibera”.
Infine un messaggio al Consiglio comunale: “Noi questa delibera ve la rimandiamo così, non la volete approvare? Non c’è problema, io ho fatto il mio dovere. Ho proposto la delibera, ve la stiamo anche spiegando. È un atto dovuto, andate a informarvi: l’aumento del 9% è dovuto per legge”.