MESSINA – L’evasione tributaria è un problema che il Comune di Messina non può più ignorare. I numeri relativi a Tari (pagata solo da un messinese su tre) e Imu (con 1/3 dei possessori di immobili che non paga) dimostrano infatti che non c’è più tempo da perdere per avviare una vera ed efficace azione di contrasto nei confronti di chi evade.
Anche il sindaco Cateno De Luca è convinto che bisogna mettere fine a questo fenomeno dilagante e preoccupante e nella sua relazione sul primo anno di mandato scrive: “Non è possibile censire dei contribuenti e non farli pagare! Non è possibile avere una platea (di migliaia di persone) addirittura non censita negli archivi del comune che non pagano IMU o TARI . Questi fenomeni sono il principale male del Comune che non ha mai adottato una vera e propria strategia di contrasto all’evasione. Un’evasione- denuncia – fatta di silenzi e mancati controlli”.
L’operazione di accertamento delle entrate verrà adesso resa più incisiva grazie alla costituzione della Banca dati unica del contribuente , con la possibilità di effettuare controlli incrociati: “a Febbraio 2019 – scrive De Luca – si è lavorato per dotare il comune di uno strumento accertativo capace di consentire il recupero dell’imposta non pagata, nel rispetto del regolamento vigente e con una percentuale di errori più bassa possibile.Il nuovo sistema informativo che è stato progettato deve consentire agli operatori di effettuare interrogazioni massive potendo incrociare un numero molto più ampio di dati a disposizione, riuscendo così a rintracciare ogni singolo soggetto passivo delle varie imposte che fino ad oggi è sfuggito, per mancanza di strumenti, incapacità ma anche volontà”.
Ad esempio a proposito dell’Imu, De Luca spiega nella sua relazione che “l’attività accertativa dei soli anni 2018 e 2019 (previsione al momento, ma le indagini e i controlli sono già in elaborazione e pronte per la spedizione dal 01/10/2019) sarà quadruplicata rispetto all’attività di tutto il periodo 2013-2017”.
Oltre all’accertamento delle entrate, per De Luca è altrettanto importante la riscossione delle somme che il Comune deve incassare. “Non basta accertare le imposte evase, bisogna anche passare al relativo incasso migliorando la capacità di riscossione di tutte le entrate comunali, siano esse imposte, tasse, sanzioni e servizi a domanda individuale”, sottolinea infatti nella sua relazione.
Per il recupero coattivo delle entrate non riscosse De Luca ha già chiara la strategia da mettere in atto: “una gestione in house, tramite un concessionario individuato con evidenza pubblica, esercitando la podestà impositiva prevista dalla legge e senza alti costi di provvigione necessari con altre modalità di gestione”, si legge testualmente nella relazione.
Il primo cittadino ritiene questo obiettivo strategico per l’amministrazione comunale e fissa anche i tempi per la sua realizzazione: “entro l’anno 2019”. De Luca boccia infatti Equitalia, per via dei “risultati scadenti che ottiene dai ruoli consegnati”.
Stando a quanto riportato dal primo cittadino nella sua relazione “il risultato delle somme recuperate si aggira a circa l’8% rispetto il complessivo dei singoli ruoli (dati rilevati dal sito di Equitalia). Per gli Enti che viceversa gestiscono in proprio la riscossione delle imposte, la percentuale è notevolmente più alta, andando a toccare punte del 60% per la riscossione delle imposte patrimoniali”.
Il Comune si doterà quindi di un Ufficio Unico delle Entrate, che – nelle intenzioni del sindaco – “dovrà gestire circa 25 milioni di imposte, tasse, canoni, sanzioni e servizi a domanda individuale non riscosse ogni anno, provvedendo al recupero coattivo con gli strumenti che oggi sono a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni”.
Il nuovo sistema informativo garantirà che chi gestirà i tributi avrà anche “la connessione diretta con la piattaforma di riscossione tramite ingiunzione fiscale”. Le operazioni di monitoraggio incassi, richieste di rateizzazione dei contribuenti saranno visibili in tempo reale. I dati saranno consultabili anche in un portale di servizi al contribuente, “che permetterà a quest’ultimi di gestire in piena autonomia la gestione dei tributi sia in regime ordinario che in regime accertativo e/o coattivo”.
Danila La Torre