Cronaca

Tari Messina, De Luca firma il Pef e il clima si infuoca. La reazione del presidente del Consiglio

MESSINA – Una vecchia norma regionale avrebbe permesso al sindaco De Luca di ripotare sul tavolo e approvare, senza passare dal Consiglio comunale, il piano economico (e quindi le tariffe) della Tari 2021. Tutto ciò che negli ultimi giorni ha infuocato il clima all’interno delle stanze di Palazzo Zanca, portando a più riprese a uno scontro politico e verbale tra consiglieri e amministrazioni, rischia di inasprirsi ulteriormente. La mossa di De Luca, che da sabato attraverso dirette e video sui social non le manda a dire tanto a chi ha votato contro la delibera, bocciando le tariffe, quanto a chi ne ha criticato gli atteggiamenti, porta a una determina sindacale che, firmata, significa approvare quell’aumento delle tariffe bocciato due volte in Aula e a un incremento nelle casse di quasi 6 milioni di euro.

La firma nella notte

Questa norma, quindi, permetterebbe a De Luca di riportare la delibera in Aula, ma solo per una presa d’atto del Consiglio, grazie a una firma arrivata a pochi istanti dalla scadenza del 31 luglio e al sostegno ricevuto nella notte di sabato da un gruppo di consiglieri. Cosa succederà adesso? Di certo c’è che il clima generatosi negli ultimi giorni dalla vicenda Tari sta costantemente peggiorando. Bisognerà vedere cosa accadrà in Aula al momento di questa “presa d’atto”, ma sta di fatto che troppo insulti e troppe minacce sono state sollevate, tanto da “costringere” il presidente Cardile a chiedere l’intervento di Procura, Regione, Questura, Ministero dell’Interno e Prefettura per vegliare proprio su quanto sta accadendo. Dalle parole pesanti dette dallo stesso sindaco durante la diretta di sabato scorso, che ha invitato ad “andare a cercare” i consiglieri che avevano bocciato le tariffe, fino al sacco dell’immondizia trovato sull’auto di uno dei 13 contrari, il consigliere Pagano, tante le micce che possono far deflagrare una situazione ormai giunta al limite.

Articolo Uno, RispettoMEssina e Cub Messina contro le parole del sindaco

E intanto sono tante le prese di posizione contro le parole di De Luca, come Articolo Uno a richiamare l’attenzione anche sulla nomina di Russo a direttore generale. Si accoda anche il gruppo di iniziativa civica RispettoMEssina che parla non solo di un vero e proprio “golpe” dell’amministrazione per aver approvato una delibera due volte bocciata ma richiede anche l’intervento del Prefetto, come fatto dal presidente Cardile, dopo i “cattivi messaggi” di De Luca e gli “imprecisati regolamenti di conti annunciati. Stessa posizione per l’osservatorio urbano Cub Messina, che evidenzia i “rischi di tensioni generate dagli interventi irresponsabili del sindaco”. Insomma, Tari ancora al centro del dibattito ma, soprattutto, con uno scenario completamente ribaltato e nuovo. Ed è ancora soltanto lunedì mattina.