Politica

Tari. Messinaccomuna chiama, Dafne Musolino risponde: “Ignorano il tema”

MESSINA – Non si è fatta attendere la replica dell’Amministrazione a Messinaccomuna, movimento politico che ieri ha diffuso una nota in cui attaccava il sindaco De Luca. L’argomento? Ancora una volta la Tari e l’ormai celebre aumento del 9% che da giorni tiene banco a Palazzo Zanca. La risposta è stata affidata all’assessore Dafne Musolino, che a sua volta con una nota ha inizialmente criticato il movimento stesso, affermando che non solo “si continua ad ignorare chi siano i componenti e dove abbia la sede legale” ma anche che Messinaccomuna dimostrerebbe “la sua assoluta ignoranza sul tema dei rifiuti in generale e sulla questione dei rifiuti nella città di Messina”. Punto per punto, Dafne Musolino risponde al movimento politico in difesa di De Luca, sottolineando come “i crediti di dubbia esigibilità inseriti nel relativo fondo e posti a carico della Tari si riferiscono al 2014”. Ciò significa che il periodo di riferimento sarebbe antecedente al 2014, non riguardando l’attuale amministrazione ma la precedente.

L’attacco alla precedente amministrazione

Dafne Musolino continua chiamando in ballo il rapporto tra numero dei dipendenti e numero di abitanti in grandi città come Verona, Bari e Napoli, per rispondere a un’altra accusa precisa, quella di “aver trasformato la Messina Servizi in un mostruoso stipendificio”. L’assessore parla di numeri e infine attacca anche chi ha governato prima dell’attuale giunta: “in cinque anni di la precedente amministrazione non ha raggiunto alcun aprezzabile risultato sul fronte della raccolta dei rifiuti e della Raccolta differenziata, e ci stupisce sempre molto che chi si è dimostrato incapace quando è stato il suo turno di governo, si innalzi sul pulpito a giudicare gli altri nel tentativo di disconoscere i risultati raggiunti”.

“Torniamo a ribadire, pertanto, che l’aumento della TARI 2021 è determinato da imposizioni normative e aggiungiamo che le linee guida ARERA avrebbero determinato tariffe anche più alte se in questi anni la Giunta De Luca non avesse lavorato alacremente per il contrasto all’evasione facendo emergere oltre ottomila utenti fantasma”, ha concluso l’assessore, ribadendo anche che le eventuali esenzioni per le fasce deboli saranno disciplinate con la delibera che verrà ripresentata di fronte al Consiglio comunale.