Fin dall’inizio aveva chiaramente espresso la sua contrarietà ad un’imposta che tanto ha fatto discutere e che è stata contestata da più parti. Aveva anche scritto un documento al Presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere di fare un passo indietro e rivedere i parametri della tassa più discussa degli ultimi mesi: l’Imu. Il presidente del consiglio comunale Pippo Previti, come anche tanti altri colleghi, già in passato si era schierato contro l’imposta municipale unica, meglio conosciuta ormai come tassa sulla prima casa. Adesso che addirittura si fa sempre più concreta l’ipotesi di un aumento della seconda rata che i cittadini dovranno pagare nelle prossime settimane Previti chiede scusa ai messinesi e promette massimo impegno affinché gli aumenti non pesino ancor di più sulle tasche dei cittadini già duramente messe alla prova dalla situazione economica generale.
La necessità di un aumento era stata annunciata dal ragioniere Generale del Comune Ferdinando Coglitore e il dirigente del Dipartimento Programmazione Bilancio Entrate Giovanni Di Leo che hanno già trasmesso una nota al Dirigente Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua, al Presidente del Consiglio comunale Pippo Previti e all’assessore alla Politiche finanziarie Orazio Miloro per far presente l’assoluta urgenza di questo provvedimento.
Oggi il presidente Previti ha spiegato che sarà difficile scongiurare questa ipotesi perché le casse comunali sono ormai completamente vuote e attraverso l’aumento dell’Imu sarà possibile rimpinguarle per far fronte ai servizi essenziali. “Stiamo attraversando un momento economico molto difficile, dobbiamo scegliere se procedere con questo aumento o se tagliare sui servizi essenziali perché in attesa dei finanziamenti statali e ragionali rischiamo di non poter più garantire alcun servizio” ha spiegato Previti. “Il consiglio comunale approverà sicuramente il provvedimento, ha continuato Previti – cercheremo però di evitare aumenti spropositati e soprattutto proverò a fare in modo che non pesino in particolare sulla prima casa”. Previti chiede scusa ai cittadini, è cosciente dell’ingiustizia di una tassa che è uguale per chi possiede una sola casa, magari acquistata a suon di sacrifici e mutui ventennali, e per chi invece di case ha più di una e che dunque ha sicuramente una maggiore disponibilità economica. A questo punto non resta che attendere i prossimi giorni. Di certo non saranno buone notizie.
(Francesca Stornante)