Buzzanca invita il Consiglio ad approvare il Regolamento «in tempi brevi e senza stravolgimenti»

Fare cassa per reinvestire nel settore turistico. Sarà questa la finalità principale dell’imposta di soggiorno, che il Comune vorrebbe introdurre nel più breve tempo possibile e dalla quale prevede di incassare, come punto di partenza, almeno 200 mila euro l’anno. Come anticipato (vedi articolo correlato), ne giorni scorsi, la Giunta municipale ha approvato lo schema di “regolamento per l'introduzione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Messina”, i cui contenuti sono stati illustrati stamattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca dal sindaco Giuseppe Buzzanca e dall’assessore alle politiche finanziarie, Orazio Miloro. Presenti all'incontro il presidente dell'associazione albergatori, Giuseppe Minniti; il presidente di Confesercenti, Giovanni Calabrò e gli esperti comunali Gianfilippo Ceccio, in materia fiscale e tributaria, e Angelo Villari, per la promozione e lo sviluppo delle potenzialità turistiche.

Presupposto dell’imposta è il pernottamento in strutture ricettive fino ad un massimo di 4 giorni. «Siamo riusciti – ha dichiarato Miloro – ad attivare un percorso virtuoso con le Associazioni di categorie maggiormente rappresentative, le quali hanno dimostrato grande competenza e senso di responsabilità nel condividere, attraverso alcuni concreti confronti, un percorso che punta al rilancio della vocazione turistica della Città. Tutto ciò, con il ruolo attivo della Provincia regionale di Messina che ha collaborato alla definizione di questo nuovo corso. L'introduzione della Imposta di Soggiorno – ha continuato Miloro – rientra nelle misure individuate dal Comune di Messina per l'attuazione del cosiddetto federalismo municipale, in base al quale il nuovo ruolo dell'Ente Locale dovrà essere orientato al contenimento ed alla razionalizzazione della spesa, nonché al reperimento di nuove entrate. Naturalmente, i doveri di solidarietà sociale hanno imposto di esentare dal pagamento dell'imposta le categorie deboli o svantaggiate, attuando così una selezione ragionata dei soggetti passivi».

Come espressamente previsto dal Regolamento, sarà istituito un “Laboratorio per lo Sviluppo Turistico Territoriale” , di cui faranno parte il Comune, la Provincia regionale, l’Autorità Portuale e le principali Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, «al fine di implementare l’efficacia, l’economicità e l’efficienza dell’intervento pubblico a sostegno dello sviluppo turistico».

Sulle tariffe e c’ è già un accordo di massima tra il Comune e le associazioni di categoria (vedi correlato), ma sarà la Giunta a deliberare e ad avere l’ultima parola. Prima però, lo schema di regolamento dovrà passare al vaglio del Consiglio Comunale, al quale Buzzanca ha voluto lanciare un appello: «Spero che il Consiglio lo approvi in tempi brevi e senza stravolgimenti». (DLT)