Una megaproduzione che impegna 270 persone tra artisti e tecnici: si conclude con la messinscena di “Un ballo in maschera-, uno dei capolavori di Giuseppe Verdi, la stagione musicale del Teatro di Messina. La prima è in programma il 4 giugno, le repliche il 6 e l’8 dello stesso mese. Lo spettacolo è firmato da un regista prestigioso quale Giancarlo Cobelli, il cui lavoro è ripreso da Ivo Guerra, l’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele è diretta dal maestro Carlo Palleschi, la compagnia di canto è di rilievo internazionale a cominciare dal tenore coreano Sung Kyu Park (Riccardo) e dal soprano Alessandra Ceciarelli (Amelia). Accanto a loro il baritono brasiliano Rodrigo Esteves (Renato), il mezzosoprano Annamaria Chiuri (Ulrica), il soprano croato Marija Kuhar Sosa (Oscar), il baritono Tiziano Castro (Silvano), i bassi Claudio Ottino (Samuel) e Luca Gallo (Tom), il tenore Francesco Marcacci (un Giudice). Il coro “Francesco Cilea- di Reggio Calabria è diretto dal maestro Bruno Tirotta.
“Ho scelto ‘Un ballo in maschera’ – spiega Michelangelo Zurletti, direttore artistico per la musica del Teatro di Messina – perché lo ritengo, con ‘Don Carlos’ e ‘Macbeth’, il capolavoro di Verdi, inoltre mancava da Messina da troppo tempo e ho trovato nell’allestimento di Giancarlo Cobelli una proposta straordinaria e irrinunciabile. Nessuno nasconde le difficoltà nell’allestire un’opera così impegnativa, penso all’imponenza del coro, alla massa di figuranti e alla necessità di avere un cast di prim’ordine. Seguendo le prove, però, devo dire che le premesse sono eccellenti: un cast simile si trova solo poche volte, a cominciare dal direttore Palleschi che conosco da molto tempo e che riesce a stabilire con l’orchestra un ottimo rapporto di collaborazione. Il giovane soprano Alessandra Ceciarelli debutta proprio al Vittorio Emanuele nel ruolo di Amelia ed è sicuramente una voce promettente. Il resto della compagnia di canto, poi, è eccezionale in ognuno dei ruoli, compresi i comprimari-.