Uno sguardo al passato puntando ad obiettivi presenti e futuri. Così si è aperta la conferenza stampa di presentazione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina, tenutasi questa mattina. Dopo cinque mesi di silenzio ha preso per primo la parola il presidente Luciano Ordile. Un breve resoconto della storia del Teatro, in molte tappe segnata dal suo impegno politico, poi la presentazione dei nuovi componenti che comporranno il Cda: Daniela Faranda (vicepresidente), Carmelo Ietto, Gustavo Ricevuto e Ciccio Rizzo (In approfondimento i curriculum).
GLI EQUILIBRI ECONOMICI Tante le “battaglie” che il presidente si è detto pronto ad affrontare insieme alla sua nuova squadra. Sicuramente una importante riguarda le risorse. L’Ente infatti nell’anno in corso, rispetto a quanto è avvenuto in altri teatri della Sicilia, ha subito un decremento dei contributi ad esso destinati, non assestandosi praticamente mai negli ultimi anni su livelli adeguati (vedi tabella-confronto 2003/2009 in download in basso): «E’ facile dire che nella nostra Regione ci sono teatri di serie A e teatri di serie B – ha commentato -, ma bisogna anche valutare di quanti fondi questi dispongono singolarmente per l’organizzazione degli eventi». Nonostante la diminuzione di circa 800mila euro dal 2008 al 2009 dei finanziamenti destinanti all’Ente Autonomo, Ordile si è detto comunque soddisfatto per quanto è costruito fin qui, pur ribadendo che può essere fatto molto di più. Per questo è necessario potere contare su di un deciso supporto politico: «Ho chiesto un incontro con il Sindaco, il presidente della Provincia e la deputazione regionale per sollecitare maggiori incentivi economici che possano permetterci di pensare più in grande, visto che gli equilibri sono fortemente a rischio. Un impegno che deve essere di noi tutti, che vada oltre le singole posizioni. Per questo ringrazio l’onorevole Enzo Garofalo per l’intervento grazie al quale il Teatro ha ottenuto un contributo di 500mila euro da parte dell’Arcus, l’Agenzia del Ministero per i Beni Culturali».
Il presidente ha successivamente ricordato i suoi predecessori e li ha ringraziati, insieme con il sovrintendente Paolo Magaudda e il direttore amministrativo Fernando Caudo e tutto lo staff del Vittorio Emanuele, per aver mantenuto l’Ente senza debiti e perfettamente in linea con i conti. Anche lo stesso Magaudda ha voluto sottolineare le attuali difficoltà economiche, mettendo anche in evidenza che il Teatro di Messina produce il 15-16% di entrate proprie rispetto al bilancio, molto di più di quanto riescono ad incassare gli altri teatri siciliani, attestati intorno al 6-7%.
LE ALTRE BATTAGLIE. Per Ordile non sono solo di tipo economico le missioni da portare a termine per rendere l’Ente equilibrato e operativamente virtuoso. Una delle questioni che secondo il presidente va risolta nel più breve tempo possibile è quella della pianta organica, ferma dal 1995. Il passato Consiglio aveva fatto pervenire all’assessorato regionale la rimodulazione della struttura interna che sembra però finita inspiegabilmente in un cassetto ormai chiuso. Un’altra questione che va risolta è quella della nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti, assente da tre anni.
IDEE E PROGETTI Ordile è un fiume in piena e parla entusiasticamente di una serie di iniziative che l’Ente è pronto a lanciare. Su tutte c’è la costituzione di un Biblioteca specializzata, un “modello” inesistente da Napoli in giù. «In questo momento un addetto incaricato dalla sovrintendenza sta provvedendo alla catalogazione scientifica – spiega -. Speriamo presto possa essere messo in atto questo progetto». Il presidente lancia poi un appello ai privati affinché donino all’Ente reperti storici e altro tipo di documenti in grado di poter aumentare il valore dell’archivio storico.
Un occhio di riguardo è ovviamente rivolto al territorio, attraverso diverse iniziative in cantiere. «I costumi e le scenografie del Teatro sono a disposizione di chiunque li volesse affittare – continua Ordile -. Per chi ce li richiederà dalla Sicilia verrà attuato un 75% di sconto. Addirittura il 50% per le compagnie della provincia di Messina». Pensando ai comprensori provinciali il presidente ha poi annunciato di avere ottenuto l’impegno da palazzo Dei Leoni per la distribuzione presso le biblioteche della provincia aperte al pubblico dei libretti di sala, così come da palazzo Zanca per la città. Infine l’idea già lanciata qualche settimana fa del “monitoraggio” (vedi articolo correlato in basso) attraverso il quale poter “disegnare” una mappa delle forze artistiche, anche amatoriali, presenti nell’intero territorio, allo scopo di poter valorizzare in futuro le più meritevoli.
«Il nostro obiettivo principale è però quello di rendere il teatro una vera cattedrale della Cultura – afferma Ordile, appoggiato dai nuovi consiglieri -. Un cattedrale aperta a tutti e non elitaria. Le ventimila presenze in occasione della notte della cultura rappresentano una risposta importante. Dobbiamo cercare di avvicinare la comunità alle mostre, così come alla musica e alle rappresentazioni». Il presidente, insieme a Gustavo Ricevuto, ha infine annunciato di avere rinunciato alle indennità previste per l’incarico ricoperto.