Si avvicina il momento di “Gattare juventine”, che andrà in scena sabato 28 aprile alle ore 21.00 e domenica 29 alle ore 17.30 alla Sala Laudamodi Messina, nell’ambito della rassegna Laudamo Show – Off del Teatro Vittorio Emanuele.
Lo spettacolo, diretto da Paride Acaciae prodotto dalla Compagnia Efrem Rock, racconta le vicende di due sorelle e del loro amore per la Juventus, i gatti e Bruce Springsteen: ovvero l’eredità lasciata loro dal padre prima di partire per il suo ultimo viaggio verso la finale di Coppa dei Campioni Juventus – Liverpool, nella tragica notte dello stadio Heysel.
“Le Gattare Juventine, che ha debuttato nel marzo 2017, ha una nuova formazione, visto che accanto alla “veterana” Gabriella Cacia, ci sarà l’attrice Claudia Zappia. Sono proprio le due protagoniste della pièce a presentare lo spettacolo:
Gabriella Cacia spiega: “In Gattare juventine c’è tanto a livello emotivo. Per me è importante avere in scena un rapporto con una sorella, cosa che nella mia vita reale non ho. E’ uno spettacolo che mi coinvolge profondamente anche per il messaggio che Paride Acacia vuole dare e lui, negli spettacoli che dirige è sempre molto attento a questo aspetto. Qui fa da sfondo l’amore per Springsteen, la tragedia dell’Heysel, che è ricordata come un momento molto forte nella memoria di tanti e il messaggio di questo spettacolo è quanto sei disposto ad aprire gli occhi, ad ascoltare, ad accettare a non volerti chiudere in quello che tu credi”.
E sul rapporto che si è instaurato con la nuova arrivata, Gabriella afferma: “Conosco molto bene questo spettacolo, ho fatto tante repliche, ma questa volta ho una nuova sorella e non avrei potuto sperare di meglio. Avere lei in scena mi ha dato la possibilità di muovere il mio personaggio in modo diverso rispetto al passato, dandomi l’occasione di vedere e provare cose nuove”.
Per Claudia Zappia, questo spettacolo rappresenta “una bellissima sfida. E’ la prima volta che tocco delle corde diverse perché vengo da un’altra tipologia di teatro. Un altro elemento di novità è il fatto che vado in scena con una sola persona al mio fianco. E’ un testo molto interessante che dice tante cose, bisogna andare oltre e andare a fondo in questo rapporto familiare fra queste due sorelle. Con questo spettacolo, infine, ho avuto l’opportunità di conoscere meglio la tragedia dell’Heysel”.