I giovanissimi e numerosissimi ragazzi del laboratorio teatrale “Nel Paese dei Balocchi” realizzato dall’associazione culturale DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia, dopo gli esperimenti riusciti Istinto, Solitudine, Inganno e Amore andati in scena alla Sala Laudamo, si ritroveranno in un quinto spettacolo, una quinta “stanza” Maratona Pinocchio, una drammaturgia di Angelo Campolo, per una regia collettiva che vedrà lo stesso Campolo lavorare con Annibale Pavone, Paride Acacia, Giacomo Ferraù e Giulia Viana, con la collaborazione di Sarah Lanza ai movimenti scenici e Giulia Drogo alle scene e costumi. Dal 17 al 19 luglio, e poi ancora dal 24 al 26 luglio, alle ore 21.30, nella suggestiva cornice del Monte di Pietà di Messina, Maratona Pinocchio inaugurerà la stagione estiva del Teatro Vittorio Emanuele.
Lo spettacolo, modulato in quattro capitoli, che ripercorrono le quattro tappe della nostra esistenza, avrà al centro le avventure di Pinocchio, il burattino di legno che ci insegna come si diventa uomini. Tutto il gruppo del laboratorio “Nel Paese dei Balocchi” è Pinocchio, tutto il gruppo anela alla metamorfosi ontologica che li condurrà ad essere veri uomini, in carne ed ossa: da corpi incontrollabili, dall’istinto villano, sfacciato e senza pietà ad anime bugiarde, forgiate nel segno della menzogna, figli ribelli, figli che abbandonano il padre – Geppetto, interpretato da Simone Corso -, ingannatori, Gatti e Volpi, Lucignoli. La loro umanità sarà raggiunta solo attraverso l’amore, sentimento unico e puro che renderà i burattini liberi dai loro abiti vecchi ed ingombranti, arrivando a pensare: “com’ero buffo quand’ero un burattino”.
“Maratona Pinocchio è un azzardo”, ha dichiarato l’attore e regista Angelo Campolo, “un incontro teatrale, in uno spazio diverso come il Monte di Pietà, in cui provare a costruire una possibile “sintesi” dell’intero viaggio intrapreso dal nostro “burattino”. Un possibile dialogo con ciò che resta del mondo dei padri per provare a superare limiti e difficoltà del nostro presente, guardando con occhi nuovi il nostro domani”.