Un teatro ricostruito fin nei minimi particolari da Venerando Gargano e famiglia. Nuovi pupi (nella foto Orlando), nuove scenografie e nuovi oggetti di scena. E poi effetti speciali, visivi e sonori, da brivido, per quello che si presenta come uno spettacolo ambizioso e impegnativo, anche per il pubblico (la durata supera l’ora e mezzo). Non è puro intrattenimento insomma, il teatro dei pupi è una cosa seria. Almeno per come lo intende la premiata ditta Gargano, da poco divenuta associazione culturale intitolata al padre di Venerando, Rosario.
Dopo più di 100 repliche in 3 anni, in Sicilia e in Italia, con lo spettacolo -Lodovico salva Messana- la famiglia di artigiani-pupari propone una storia che ruota intorno ai personaggi centrali dell’epopea cavalleresca, Orlando e Rinaldo, che da anni non calcavano un palcoscenico messinese. La vicenda li vede impegnati nella liberazione del vile Gano di Magonza dalla prigionia in cui l’ha costretto la maga Creonta. Sarà un’impresa eroica, perché la maga opporrà all’attacco dei cavalieri ogni sorta di incantesimo oscuro, trappole e animali feroci come leoni, tigri e draghi.
Sono 5 le persone impegnate nella messa in scena dello spettacolo, 3 delle quali manovrano i pupi. Una di esse è Enzo Massimino, un diplomato del corso per manovratore promosso dagli stessi Gargano. Un segno di come questo settore non sia un malinconico retaggio del passato, ma abbia ancora in sé la forza di produrre arte e anche occupazione.
Lo spettacolo, la cui preparazione ha richiesto diversi mesi, e che raccoglie il frutto dei decenni di esperienza di Venerando Gargano e famiglia, si è avvalso anche del partneriato della Provincia e del Comune di Messina. Nelle prossime settimane sono già previste 10 repliche per le scuole, che si terranno nel teatro dei pupi -Rosario Gargano- di Gravitelli, il primo teatro stabile dei pupi a Messina, aperto lo scorso Natale con la collaborazione della scuola media -Paino-. In attesa che parta la tournee in giro per l’Italia. Si spera lunga e di successo.