La compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia dà il via al bando, consultabile sul sito www.associazionedaf.it, per la selezione di giovani under 30, che prenderanno parte al laboratorio di ricerca teatrale dal titolo “Progetto Parola Pasolini”, nell’ambito della nuova stagione di “Laudamo in Città” 2015/16, in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Per partecipare bisognerà inviare entro lunedì 14 settembre la propria candidatura all’indirizzo mail laudamo@associazionedaf.it, indicando i propri dati anagrafici e allegando una foto ed eventuale curriculum. Dopo circa una settimana di lavoro in cui avverrà una prima scrematura, si comunicheranno i nomi definitivi che prenderanno parte al laboratorio teatrale.
Il laboratorio sfocerà in tre spettacoli, che andranno in scena alla Sala Laudamo, differenti per genere (Prosa, Teatro-Danza e Musica-Poesia) liberamente ispirati al romanzo “Teorema” di Pier Paolo Pasolini. La partecipazione al progetto è gratuita ed è prevista la retribuzione al minimo sindacale per le giornate degli spettacoli, che seguiranno il seguente calendario:
· Primo spettacolo “Prosa”: 6, 7, 8 – 13, 14, 15 novembre
· Secondo spettacolo “Teatro-Danza”: 15, 16, 17 – 22, 23, 24 gennaio
· Terzo spettacolo “Musica-Poesia”: 13, 14, 15 – 20, 21, 22 maggio
Dopo il successo dell’anno scorso la compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia è pronta per una nuova sfida, ovvero quella di confrontarsi con il pensiero di Pier Paolo Pasolini, mai messo in scena a Messina, nell’anno del 40° anniversario della sua morte. “Progetto Parola Pasolini” dichiara Angelo Campolo, ideatore e responsabile dell’iniziativa, “intende aprire una sfida con gli allievi che prenderanno parte ai laboratori e di conseguenza con gli spettatori che assisteranno ai tre spettacoli frutto di un percorso che mescola formazione e produzione. Un processo creativo che in modo sincero e onesto, prenda avvio dal cuore, dalla poesia e dal mistero delle parole di Pier Paolo Pasolini per indagare teatralmente il modo in cui, ancora oggi, quelle stesse parole pongono domande alla coscienza civile e intima di ciascuno di noi”.