Stagione “Sarabanda di favole e opera dei pupi”

L’atmosfera è surreale. Sono le 15:30 di un sabato qualunque e siamo al quarto piano del teatro Vittorio Emanuele di Messina. Ci sono bambini ovunque e la sala di 250 posti si riempie in un lampo. Sgattaiolano per accaparrarsi il posto più vicino possibile a quella magia che quel pomeriggio si chiama Teatro. Stiamo parlando della rassegna “Sarabanda di favole e opera dei pupi”, un’iniziativa nata al Vittorio Emanuele 6 anni fa e che in questa stagione, visto l’enorme successo degli anni precedenti, viene riproposta. A parlarcene è Gianni Fortunato, uno dei migliori artigiani del teatro messinese e ideatore della rassegna.

Come è nata questa iniziativa?

L’idea di una stagione con spettacoli fatti su misura per i bambini è stata ideata a quattro mani da me e l’ex direttore artistico del Vittorio Emanuele, Walter Manfrè. Subito fummo d’accordo nel mettere in scena delle fiabe ma ciò su cui ci si è concentrati di più, la vera formula innovativa, è il rapporto che nasce tra chi racconta la favola e chi la ascolta.

Come reagiscono i bambini alla messa in scena?

Mi trattano come lo zio grande che racconta le favole e col passare del tempo sono diventato anche il loro compagno di giochi. Loro partecipano attivamente alla narrazione (interpretano, per esempio, i nani di biancaneve), io li indottrino mettendogli in bocca due battute e loro raccontano la favola assieme agli attori e questa è una cosa che funziona e diverte molto.

E i genitori?

I genitori giocano un ruolo fondamentale stando seduti alle spalle dei bambini, che invece siedono a ridosso del palco su una serie di cuscini sistemati a terra, e facendoli sentire protetti. Ormai il sabato andare a teatro ad ascoltare le favole è diventata una sana abitudine di famiglia.

Il vostro quindi è anche un lavoro sullo spettatore del futuro…?

Assolutamente si e di questo il teatro dovrebbe essere grato visto che prepariamo gli spettatori di domani. Tra l’altro riusciamo, senza toglierne il fascino, a spiegare un po’ il meccanismo del teatro come un gioco con le sue regole.

Quest’anno oltre alla tua compagnia “Accademia Sarabanda”, sono presenti nella stagione “Il teatro dei naviganti” e l’opera dei Pupi della famiglia Gargano?

Si, quest’anno il teatro ha deciso di inserire nella stagione la compagnia de “Il teatro dei naviganti” con la quale ci siamo alternati il primo anno e ha compiuto un’operazione di recupero della tradizione dei Pupi che era doverosa.

E finito lo spettacolo tutti nel foyer a bere cioccolata calda e mangiare biscotti. Quello che il teatro Vittorio Emanuele, oggi con la direzione artistica di Maurizio Marchetti, sta facendo ha una grande importanza per quel che riguarda il futuro del teatro di Messina.

La stagione “Sarabanda di favole e opera dei pupi” proporrà quest’anno una serie di classici della narrativa favolistica mondiale, da “La sirenetta” a “Biancaneve e i sette nani”, da “La storia di Pinocchio” a “La bella e la bestia” per arrivare a capolavori come “Il piccolo principe”, “Il gatto con gli stivali”, “La bella addormentata nel bosco” e tante altre splendide storie che terranno compagnia a piccoli e grandi ogni sabato pomeriggio fino al 28 maggio.

La programmazione è disponibile sul sito del teatro Vittorio Emanuele di Messina www.teatrodimessina.it