“Tabarro” e “Cavalleria Rusticana”: un appuntamento di qualità per l’apertura della stagione dell’Ente Teatro Messina

“Tabarro” e “Cavalleria Rusticana” sono le due opere liriche che da martedì apriranno la nuova stagione 2010-2011 dell’Ente Teatro Messina. Un appuntamento importante per la scelta brillante e inusuale di voler rappresentare due atti unici, che parlano entrambi di tradimento, amore e morte. Con la regia di Michele Mirabella , l’Orchestra del Vittorio Emanuele diretta dalla persona di Vito Clemente, le opere di Giacomo Puccini e Pietro Mascagni si apprestano a diventare, grazie anche al cast d’eccezione con Carlo Guelfi, Cristina Piperno e Badri Maisuradze , un evento di rilievo per la storia del Teatro Vittorio Emanuele, che proprio quest’anno può vantare un incremento degli abbonamenti addirittura del 53% rispetto alla stagione 2007-2008. Dato questo più volte messo in rilievo nella conferenza stampa che si è svolta stamani presso il Teatro Vittorio Emanuele, nella quale hanno partecipato Paolo Magaudda (Sovrintendente Ente Teatro Messina), Daniela Faranda (vicepresidente), Michele Mirabella (regista), Vito Clemente (direttore dell’Orchestra) e Lorenzo Genitori (Dir. Artistico Ente Teatro Messina).

Il “Tabarro” e “Cavalleria Rusticana” vengono presentate come due “opere veriste”, proprio nel loro intento di mostrare la vita di un ceto popolare che è anche il “popolo dei vinti”, sconfitto e schiacciato dalla società, dalle passioni, dalla morte e dai valori del “familismo amorale” come sottolinea il regista Mirabella. Due opere, due atti, che tuttavia sono uniti da alcuni tratti tematici e drammaturgici attraverso il triangolo del tradimento e la distruzione della morte, attraverso la musica raffinata e protagonista al tempo stesso e attraverso una forte caratterizzazione psicologica dei personaggi. Come afferma il Dir. Artistico Lorenzo Genitori le due opere sono caratterizzate da una particolare “finezza, dove vengono a conciliarsi le esigenze drammaturgiche, l’attualità della tematica e la piacevolezza e raffinatezza di un linguaggio musicale moderno e dalla pregnanza drammatica impressionante”. Il regista Michele Mirabella ha sottolineto l’importanza di dare una rappresentazione tradizionale e quasi filologica delle due opere, «oggi tutti amano inventare, ma è la musica quella che conta e se c’è la mano di Puccini o Mascagni o Verdi, bisogna ambientare l’opera nell’epoca in cui questi grandi geni l’hanno pensata: quindi mi definisco un regista moderno e anticonformista, proprio perché sono un tradizionale”. E’ intervenuto anche il Sovrintendente Paolo Magaudda, il quale ha ringraziato l’eccellente lavoro dei tecnici e di tutti i dipendenti del Teatro Vittorio Emanuele, per la messa in scena di qualità delle rappresentazioni.

L’appuntamento va, dunque, a martedì 26 e giovedì 28 ottobre alle ora 21:00 e sabato 30 ottobre alle ore 17:30.

(Prezzi: platea 45 euro, ridotto 35; prima galleria 30euro, ridotto 20; seconda galleria 10 euro, ridotto 7)