Taormina “città proibita” per una notte grazie alla magia digitale della “Turandot”

Il Teatro Antico è stato proiettato nell’antica città proibita di Pechino. Il miracolo è stato compiuto dalla “Turandot” al digitale del regista, Enrico Castiglione, direttore artistico della sezione Musica&Danza di Taormina Arte. Dopo che sulle colonne dell’area storica taorminese, grazie a sofisticati fasci di luce, è stato ricreato il Palazzo Imperiale della Città Proibita “al tempo delle favole”, si è registrato un successo di pubblico d’altri tempi. Gli oltre cinquemila appassionati del Teatro Antico hanno salutato di applausi la messa in scena, prodotta da Taormina Arte, di questa Turandot destinata a fare scuola per i melodrammi da realizzare all’aperto.

Qualche fischio, in realtà, è stato riservato per il tenore che, oltre a sbagliare qualche parola nel canto, non ha accontentato del tutto molti dei presenti.

Qualcosa in più forse poteva essere fatta anche per quanto riguarda la regia, a volte piatta e scontata, che non è riuscita del tutto a coinvolgere il pubblico nell’atmosfera di magia e passione di cui è ricca quest’opera.

Azzeccatissima, invece, la scelta di proiettare le immagini tridimensionali sulle rovine del teatro greco; quelle luci hanno messo in moto una sorta di macchina del tempo facendo rivivere in maniera tridimensionale il mondo dell’antica Cina.

L’effetto di questa particolare tecnica è stato accentuato anche dallo scintillio dei costumi di Sonia Cammarata.

Ottima l’interpretazione di Chiara Taigi, soprano di fama internazionale, che ha vestito i panni della schiava Liù.

Di ottima fattura anche l’esecuzione delle musiche da parte dell’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretta sapientemente dal Maestro Fabio Mastrangelo.

Il tripudio è andato, infine, a Francesca Patanè nel ruolo gelido ed insieme regale della principessa Turandot, e al trio dei mandarini Ping, Pong e Pang interpretati da Leonardo Galeazzi, Massimiliano Chiarolla e Saverio Fiore. Apprezzato anche il coro Lirico “Francesco Cilea” diretto dal Maestro Bruno Tirotta e le coreografie curate da Rita Colosi.

Si replica questa domenica sera alle 21.30 con la seconda ed ultima recita.