Il Teatro Antico di Taormina diventa “Palazzo imperiale” della città proibita: ecco la Turandot

Quest’anno a Taormina arriva l’antica Cina ed Enrico Castiglione, regista e scenografo della nuova “Turandot”, lancerà una nuova sfida contro le difficoltà degli spazi del luogo, trasformando il Teatro Antico di Taormina nel Palazzo Imperiale della Città Proibita “al tempo delle favole”, come vuole il libretto del capolavoro pucciniano scritto da Giuseppe Adami e Renato Simoni basato su un soggetto di Carlo Gozzi. Una “Turandot” monumentale (sono rimasti pochi i biglietti in vendita per le due uniche rappresentazioni del 6 e dell’8 agosto, che si annunciano già poche per via della forte richiesta di posti a sedere da parte di melomani provenienti da ogni parte del mondo), con oltre duecentocinquanta artisti sulla scena, per la versione completata da Franco Alfano sugli abbozzi lasciati dallo stesso Puccini, per la regia e le scene di Enrico Castiglione, i nuovi costumi creati da Sonia Cammarata, Fabio Mastrangelo sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica del Teatro Vittorio Emanuele di Messina insieme al Coro Lirico Francesco Cilea, le coreografie di Rita Colosi ed un cast d’eccezione così come ormai nella tradizione degli appuntamenti taorminesi: Francesca Patanè nel ruolo gelido ed insieme regale della principessa Turandot, Dario Volontè nel temerario principe Calaf, Chiara Taigi nella parte passionale di Liù,A ldo Orsolini in Pang, Massimiliano Chiarolla in Pong e Leonardo Galeazzi quale Ping, Francesco Ellero D’Artegna come Timur, Renato Cazzaniga quale Altoum e Antonio Barbagallo nel Mandarino.

Un cast di assoluto livello internazionale che posiziona Taormina Arte tra le più attese stagioni liriche estive della scena del Mediterraneo, come già dimostrato con le precedenti produzioni di Medea, Tosca, Aida e Cavalleria Rusticana, motore di lusso per un forte richiamo turistico per la Sicilia e per quel meraviglioso Teatro Antico ormai già conosciuto nel mondo come una sorta di Arena del Sud.