Un allestimento tradizionale, anzi “storico”, basato sulle scenografie del grande e indimenticato Nicola Benois, inventate per un’edizione che cinquant’anni fa vide protagonista Maria Callas nel Gran Teatro La Fenice di Venezia. Una compagnia di canto giovane e molto più che promettente, basata sul soprano siciliano Daniela Schillaci (al suo esordio nel ruolo di Violetta) e sul tenore calabrese Giuseppe Varano (Alfredo). Accanto a loro il più esperto e ben noto baritono Paolo Coni interpreta Germont.
Tradizione e novità, quindi, si fondono perfettamente ne -La traviata-, seconda produzione della stagione musicale dell’Ente Teatro di Messina. Che si avvale della direzione di orchestra di un grande artista quale Marcello Panni (nella foto), molto apprezzato nel mondo della lirica anche come compositore, e di un regista sensibile e vicino ai giovani quale Paolo Baiocco. Una scelta condivisa dal pubblico che, dopo La bohème, ha aderito con il “tutto esaurito” alle tre repliche de La Traviata, in programma il 22, il 24 e il 26 aprile. “È la conferma – dice il presidente dell’Ente, Egidio Bernava – di un trend del settore musica che ci vede, sia in relazione alla stagione passata sia in assoluto, in evidente crescita di presenze e di abbonati, e quindi grandi protagonisti della cultura della nostra città”. E il sovrintendente Paolo Magaudda sottolinea come “il nostro obiettivo di portare a teatro più gente possibile (non soltanto messinesi) è stato realizzato. Con in più il fatto che a dare maggiore risalto a questa partitura c’è una splendida compagnia, guidata da un grande direttore d’orchestra, Marcello Panni, vero mostro sacro in Italia”.
Anche il direttore artistico Michelangelo Zurletti ricorda la popolarità de La Traviata: “È l’opera maggiormente rappresentata a Messina, ma la mettiamo nuovamente in scena perché, nonostante le tante rappresentazioni, il pubblico accorre sempre numeroso. Come mai? Avverte che va a vedere un capolavoro e, dalla prima all’ultima nota, rimane attanagliato dalle tristi vicende che incombono sulla protagonista e ne condivide gioie e dolori. Voglio dire con questo che La Traviata è un’opera di tutti, musicata da Giuseppe Verdi con il massimo dell’efficacia e della sensibilità”.
Un impegno particolarmente importante, dunque, per l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele e per il Coro lirico “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, diretto da Bruno Tirotta. Della compagnia di canto fanno parte anche Silvia Mazzoni (Flora), Emy Spadaro (Annina), Fernando Cordeiro Opa (Gastone), Danilo Gabriele Serraiocco (Douphol), Claudio Ottino (Obigny), Federico Benetti (Grenvil) e ancora Francesco Sauzullo, Marcello Siclari e Daniele Muscolino.
Per la prima volta l’opera sarà affiancata da uno spettacolo che vuole spiegare a bambini e ragazzi che cos’è la lirica e in particolare La Traviata. Sotto l’etichetta “Imparo l’opera” andrà in scena sempre al Vittorio Emanuele nelle mattinate del 23 e del 26 aprile Due gatti a teatro, sottotitolo La Traviata: l’opera lirica raccontata ai bambini, scritto da Gigi Morante, Gianni Venuti e Gianni Fortunato Pisani, che ne è anche il regista. Prosa e musica saranno mescolate per dare la maggiore efficacia possibile alla “spiegazione”. Accanto ad attori e cantanti, accompagnati al piano da Antonio Gennaro, ci sarà la Corale delle Vittorie, diretta da Giuseppe Romeo.