Nessuna sospensione effettiva, ma solo un’ipotesi da prendere in considerazione e valutare tutti insieme. Dopo due giorni di polemiche scaturite dalla notizia del blocco di tutti gli eventi in programma al teatro Vittorio Emanuele sino al 31 dicembre 2012, i componenti del Consiglio d’amministrazione (Faranda, Ricevuto, Ietto, Rizzo e David) hanno sottoscritto un documento per precisare di non aver adottato alcun provvedimento di sospensione degli spettacoli della stagione 2011-2012, smentendo di fatto quanto avevano annunciato solo 48 ore prima(vedi correlato).
«Nel corso della seduta del 22 maggio u.s. – scrive il Cda – il Consiglio , preso atto del paventato taglio pari al 32 %, del finanziamento erogato dalla Regione ha ipotizzato la revisione degli spettacoli previsti per la stagione, pur in corso di svolgimento. Ogni decisione è stata rinviata pertanto alla seduta del 28 maggio, ore 16.00 .Non è stata deliberata alcuna risoluzione dei contratti già stipulati , ne’ per quanto riguarda le compagnie , né per quanto attiene ai tecnici, né tantomeno a consulenti o a direttori artistici. Ogni valutazione sul punto è rimandata alle prossime sedute».
Il Cda si scusa, inoltre, «per la confusione ingenerata negli abbonati, nostri affettuosi comittenti e mentori, i quali in caso di rimodulazione , devono essere preventivamente avvisati».
Intanto, sulla vicenda arriva il commento dell’assessore regionale allo Sport al turismo e allo spettacolo Daniele Tranchida: «La decisione di chiudere l’attività del teatro Vittorio sino al 31 dicembre 2012 è inaccettabile, fuori luogo e tardiva». A proposito della cifra stanziata in favore del Vittorio Emanuele, afferma : «La Regione, rispetto alle decurtazioni, ha stanziato un milione di euro in più. A questo si aggiungono i soldi che derivano dai fondi europei destinati alle produzioni culturali. C’è una priorità per i teatri. Tutte queste cose- spiega Tranchida – il sovrintendente Paolo Magaudda le sa bene in quanto era presente in Commissione Bilancio martedì scorso».
E rivolgendosi a Magaudda e al presidente Luciano Ordile , afferma ancora : «Dovrebbero fare il mea culpa su altri aspetti su cui da assessore ho chiesto conto e ragione. Proprio nei giorni scorsi ho nominato un commissario ad acta ad esempio, per la mancata attuazione definitiva della pianta organica e sulle inadempienze che riguardano le tavole di equiparazione del personale».
Infine, sulle spese del teatro, Tranchida: «Governo e Corte dei Conti hanno imposto agli enti di tagliare le spese di consulenza. Mi risulta che il teatro Vittorio Emanuele, dall’autunno 2010 in poi, invece di ridurle le abbia lasciate immutate o persino aumentate. E allora prima di prendersela con la Regione che ha fatto del suo meglio per rimpinguare la cifra a disposizione, in un momento di grave crisi economica, il Presidente e il Sovrintendente dovrebbero cercare di darsi da fare a casa loro». (DLT)