Teatro Annibale Maria Di Francia, 14 dicembre ore 21. Lo spettacolo sta per cominciare, la platea è gremita fino all’ultimo posto. C’è molta attesa per questo nuovo lavoro del Gruppo teatrale “Angelo Maio-, che vanta oltre trent’anni di attività. Il primo vagito, infatti, risale al 1974, quando un gruppetto di ragazzi dell’Oratorio di Giostra a Messina, insieme a Don Falzone, ai tempi direttore dell’oratorio salesiano, desiderosi di operare in ambito socio-culturale rivolto principalmente ai giovani, si sono seduti davanti ad un notaio per mettere nero su bianco il loro impegno in un’associazione giovanile: il C.G.S. -Don Bosco- (la cui sigla sta per Cinecircolo Giovanile Socio-culturale). E da allora hanno collezionato successi sia di pubblico che di critica. “Voglio ridere- è il titolo di questa loro nuova fatica, un copione originale inedito scritto e diretto da Antonello Capodici , che, al di là della finalità di far divertire e regalare sorrisi agli spettatori, offre, come scrive l’autore nelle note di presentazione, una riflessione sul modo di fare teatro prima della guerra, quando l’identità dell’uomo contemporaneo cominciava ad essere seriamente minacciata dai grandi sistemi di omologazione di massa. E’ una storia surreale, fortemente suggestiva, che a tratti commuove fino alle lacrime. Questi attori/fantasmi di un passato lontano che rivivono sotto forma di angeli per raccontare la loro arte genuina e sincera e, soprattutto la loro umanità. E a loro viene assegnato il compito proprio nella vigilia di Natale, giorno della loro drammatica scomparsa, di indicare ad un ragazzo dei nostri tempi la strada da percorrere, seguendo il proprio talento artistico fino in fondo, senza scendere a compromessi o lasciarsi travolgere dai ritmi frenetici e globalizzanti del mondo odierno, E’ una bellissima favola premiata da un applauso sentito e caloroso da parte di un pubblico attento, divertito e commosso fino alla fine. Bellissima la scenografia, gli arrangiamenti musicali sono di Piero Pirera e i costumi a cura di Cettina Inferrera. Bravissimi tutti gli attori: istrionico come sempre Pietro Barbaro, intensa in ogni sfumatura Maria Saccà, confermano la loro sensibilità e verve interpretativa Pasqua Cacciola, Mario Beccaria, Antonella Santapaola, Pippo Pirera, Salvatore Cardillo. Una menzione particolare per Ketty Ragno, nettamente migliorata nella recitazione e interprete da brivido soprattutto di un classico della grande Edith Piaf. Applausi anche alla splendida e vulcanica Angela Cundrò e allo straordinario Salvatore Barbaro: un talento vero e coraggioso per una sfida vinta.
Pippo Augliera