Dopo mesi si trascina ancora la vertenza della ex cooperativa Futura. Per i lavoratori, transitati poi nelle cooperative Nuova Presenza e Progetto Vita, pare non esserci pace perché mentre ancora si trovano a dover inseguire la parola “fine” su quella vertenza si devono preparare all’ennesimo dramma che colpisce i servizi sociali. Ma tornando alla vicenda ex Futura, questa mattina primo incontro tra il Commissario liquidatore nominato dalla Regione per le procedure di liquidazione dell’ex –cooperativa, l’avv. Sebastiano Ravi’ , la Segretaria Generale della FP CGIL Clara Crocè e l’ avv. Stefania Franchina, legale della CGIL.
Intanto il Commissario liquidatore ha comunicato che riconvocherà presto la presidente della ex cooperativa Futura, Natalina Lotta, e i componenti del consiglio di amministrazione, visto che non hanno ritenuto opportuno presenziare alla prima convocazione.
Secondo il Commissario è necessario subito redigere lo stato passivo della ex cooperativa per poter ottenere attraverso il fondo di garanzia presso l’INPS il pagamento delle ultime tre mensilità e del trattamento di fine rapporto.
Il Commissario Ravì ,inoltre, ha annunciato che chiederà un incontro al Commissario del Comune di Messina Croce per trattare una eventuale transazione, al fine di riconoscere ai lavoratori parte delle retribuzioni dovute, considerato anche che i lavoratori hanno chiesto al comune di trattenere le somme dovute e di versale direttamente a loro. Ciò eviterebbe il prosieguo di 130 contenziosi, pendenti innanzi al Tribunale del Lavoro di Messina che con molta probabilità – commenta Clara Crocè- potrebbero concludersi con la condanna dell’Amministrazione Comunale, in solido con la cooperativa Futura, al pagamento delle retribuzioni ai lavoratori con un aggravio di spese anche legali a carico del comune.
La FP CGIL attraverso i propri legali è disponibile a tentare un accordo con il Commissario Croce, per non aggravare le già asfittiche casse comunali a causa di contenziosi introitati dall’Amministrazione assolutamente pretestuosi e dilatori. Ricorda, infatti, che ci sono in ballo mensilità di stipendi di lavoratori non pagati e incassati da chi gestiva la cooperativa.