TUTTI ALL’AMAM
L’Amam come la Fiat dei tempi d’oro (quella ante-Marchionne per intenderci). Il rivoluzionario progetto per il futuro dell’Amam elaborato dall’amministrazione è in realtà un omicidio preterintenzionale. L’Azienda acquedotti è infatti l’unica partecipata che ha ancora un bilancio se non proprio florido almeno non all’osso. Così la giunta,ignorando le grida dall’allarme del collegio dei revisori,ha scambiato le casse dell’Amam per un forziere senza fondo ed ha pensato bene di accollare all’azienda dapprima i Feluca, per poi passare a tutti gli altri precari o provenienti da società in dismissione. Insomma una mobilità a tutto gas….A fine giugno dovrebbero confluire anche gli ex Messinambiente (oltre 500….). Non ha ancora finito di studiare il passaggio degli operatori ecologici tra gli esattori dell’acqua che già è al passo successivo,e dentro anche gli ex Agrinova, che si occupano del verde. A questo punto perché lasciare fuori gli oltre 50 dell’Ato3? Tutto questo mentre dal Piano di riequilibrio presentato al ministero si presuppone che un’Amam carica di personale all’inverosimile possa addirittura produrre profitto,2 milioni e 700 mila euro l’anno. Nell’attesa la giunta sta già pensando di trasferire anche i dipendenti delle coop dei servizi sociali, i vigili vincitori di concorso,i terminalisti e i forestali che Crocetta non riesce a salvare dalla scure della Finanziaria. Entusiasta anche stavolta il presidente dell’Amam Nastasi che si prepara a dirigere il traffico dei nuovi ingressi.
COMUNISTI 2.0
Il commissario liquidatore di Messinambiente Ciacci e l’assessore all’ambiente Ialacqua riassumono un anno di rivoluzione nella gestione dei rifiuti nella location della discarica di Pace. E’come se Moira Orfei decidesse di fare un comizio sulla tutela degli animali dentro la pista del suo circo…. Nel frattempo la ministra del governo renziano Giannini accusa di squadrismo i professori che contestano la riforma, l’assessore Ialacqua accusa di squadrismo i lavoratori che protestano per gli stipendi e il commissario di Messinambiente dal basso dichiara che i lavoratori contestatori sono persino peggio di quello che visto in Chapas e Guatemala. Peccato che l’Unità ha chiuso battenti, altrimenti avrebbe assunto come direttore Vittorio Feltri per essere in sintonia con i comunisti 2.0
IN ARRIVO SULLO STRETTO LA FRECCIA CARETTA CARETTA..
Le Ferrovie in occasione dell’Expo hanno inaugurato la Freccia Rossa 1000 che collega Roma a Milano in poco più di 2 ore, lo stesso tempo che un passeggero trascorre in un treno notte per raggiungere Villa San Giovanni da Messina. Se al nord c’è il Freccia Rossa 1000 qui al sud in arrivo la Freccia Caretta Caretta.
SCOPPIA LA GUERRA DELLE CHAT
Scoppia la guerra delle chat in Consiglio comunale. Sin dai primi giorni dall’insediamento del Consiglio è stato creato il gruppo Whatsapp degli “eletti”,là dove il termine “eletti” non va inteso in senso stretto, ma come “i tipi fighi”, i “migliori”, lasciando appunto gli “sfigati” fuori. Insomma la “creme” decideva chi poteva entrare nella chat ristretta. Se sei nella chat dei tipi toghi allora sei arrivato e decidi le sorti dell’Aula o se una delibera può passare o essere affondata clamorosamente. Così a restare fuori sono rimasti Fenech, Sturniolo,Lo Presti, Risitano, Zuccarello, Russo. Un mese fa però la presidente del Consiglio comunale apre una nuova chat “superdemocratica”, invitando tutti e 40 i consiglieri. La nuova chat è stata vista dal gruppo dei vecchi saggi come un guanto di sfida, pertanto sono scattate le espulsioni dei traditori che hanno risposto all’appello della Barrile. Entro la mezzanotte di Pasqua, pochi minuti prima della Resurrezione, è scattata l’epurazione dalla chat di tutti i “traditori” e concubini che pensavano di poter stare in entrambe le chat…..mantenendo un dito in due whatsapp. Esattamente come in una classe di liceo dove si formano i gruppi tra i bravi e quelli dell’ultimo banco, si è consumata nell’Aula una guerra senza esclusioni di colpi che ha comportato la fine di unioni consolidate, operazioni di spionaggio e il lancio di pallini di carta tra nemici agguerriti per la conquista della leadership….
RISOLTO IL GIALLO DELLA RELAZIONE DI CROCE
In esclusiva per Tempostretto lo scoop che risolve il giallo della relazione del commissario Croce. E’ lo stesso ex commissario a svelarlo: “l’ho scritta con l’inchiostro invisibile”. Anche lui poi ammette clamorosamente di non averla letta perché l’inchiostro ha fatto effetto subito dopo. Impossibile trovarne una copia nonostante le continue ricerche con l’ausilio degli uomini di Csi. Intanto dopo la scomparsa della relazione a Palazzo Zanca s’indaga su un altro mistero: la scomparsa dei divanetti rossi dall’atrio del primo piano del Comune. C’è chi dice che il colore rosso-comunista non si addice a questa amministrazione e siano stati mandati dal tappezziere per colorare i cuscini di azzurro. Il consigliere Libero Gioveni ha già presentato un’interrogazione urgente al sindaco per conoscere le motivazioni della scomparsa dei divani che da anni venivano utilizzati,in assenza di una sala-stampa,come sede per i giornalisti del Palazzo. Zuccarello ha già mandato gli atti in procura e la Lo Presti ha scritto alla Corte dei conti per sapere quanto è stato speso per lo spostamento dei divani. La Faranda bacchetta l’amministrazione: “la scomparsa dei divanetti è la prova che al Comune chiunque può entrare e uscire e fare quello che vuole. Con i tornelli nessuno sarebbe uscito con i divani sulla spalla passando inosservato”.
Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto