Il 31 dicembre del 2012 è scaduta la concessione della regione per l’occupazione del suolo demaniale: il container sulla spiaggia di Rodia va eliminato. Finalmente, penseranno gli abitanti del villaggio. La data di scadenza è infatti l’ultima speranza di procedere alla rimozione, dopo le richieste rimaste nell’aria.
Il container si trova posizionato sul tratto di spiaggia dal luglio del 2010 quando fu utilizzato come presidio della Guardia Costiera per assistenza ai bagnanti: un punto blu in caso di pericolo. Rimasto inutilmente anche negli anni successivi, perché non più utilizzato, è diventato una discarica a cielo aperto, rifugio per ratti e anche bagno pubblico.
Il consigliere della sesta circoscrizione, Mario Biancuzzo, che ha seguito la questione ribadendo puntualmente la necessità di rimozione del container, per ripristinare le norme igienico-sanitarie di quel tratto di spiaggia proprio a ridosso del lungomare, ha dato quattro giorni agli organi competenti prima di intervenire nuovamente e ricordare che il container non può più stare lì. E a dirlo adesso non sono solo le lamentele degli abitanti o dei rappresentanti di quartiere. La scadenza della concessione basterà? La parola “abusivo” farà saltare qualcuno sulla sedia per procedere allo sgombero? L’auspicio è che questo accada. Quanto meno perché in caso di mancata rimozione il Comune potrebbe ritrovarsi a essere “multato” dalla regione. Inconveniente di cui si farebbe volentieri a meno soprattutto in questa fase poco florida economicamente. “Le leggi non sono uguali per tutti? – conclude Biancuzzo -. Le multe chi le paga adesso?”. (Giusy Briguglio)