Volge ormai al termine il corso di aggiornamento “Le collezioni del Museo Regionale Maria Accascina di Messina: conoscenza, didattica e valorizzazione” organizzato dal museo regionale di Messina e, in particolare, dal direttore, dottoressa Giovanna Maria Bacci e dalla dottoressa Elena Ascenti, referente per i servizi educativi territoriali, attive nella docenza insieme ai funzionari del Museo, i dottori: Anna Carbè, Caterina di Giacomo, Agostino Giuliano, Giusy Larinà, Alessandra Migliorato, Donatella Spagnolo; ai docenti Laura Cappuccio, Antonietta Iorfita, Annalisa Raffa; alla dottoressa Germana Giallombardo, referente dell’associazione Italia Nostra.
Mercoledì 14 marzo, al termine dell’ultima lezione, abbiamo raccolto le impressioni dei numerosi partecipanti (lo ricordiamo, circa 60 tra docenti di storia dell’arte ed altre discipline, provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado del comune di Messina e da molte delle guide turistiche abilitate su Messina).
Incontriamo, per prima, la professoressa Tiziana Bazan, docente del Collegio Sant’Ignazio di Messina, che giudica l’esperienza “fondamentale per conoscere i nostri tesori e le opere d’arte che, molto spesso, noi stessi, cittadini messinesi, non conosciamo” ed auspica che l’iniziativa funga “da trampolino perché si possa continuare lo studio e la riscoperta del patrimonio museale messinese”.
La professoressa Laura Cappuccio, docente del Liceo Scientifico Seguenza e membro dell’equipe tecnico-scientifica che si è occupata dell’organizzazione dell’evento, ha svolto il ruolo delicato di tramite perché, ci dice, “l’obiettivo fondamentale è creare rapporti solidi tra scuola e museo, il nostro referente immediato e far sentire ai ragazzi il museo come realtà concreta”.
Ernesto Fichera dell’associazione guide turistiche della provincia di Messina ha giudicato l’iniziativa “di grande importanza dal punto di vista della divulgazione per far conoscere ai tanti turisti, tra i quali soprattutto ai croceristi, il patrimonio della Sicilia”. Fichera conclude, come tanti altri partecipanti, auspicando il ripetersi dell’iniziativa anche nei prossimi anni.
Katia Giannetto, docente in una scuola privata oltre che guida turistica, ha già sperimentato l’efficacia del corso di aggiornamento “portando il materiale didattico agli allievi”, facendosi, dunque, già portavoce dell’obiettivo stesso del corso.
Docente e guida turistica è anche la professoressa Maria Teresa Orlandi, che dice di aver assistito ad “interventi estremamente raffinati e tecnici”, laddove, però, “i tecnicismi non sono stati virtuosismi, ma appropriati alla didattica e resi fruibili”; “il museo”, continua la docente, “lungi dall’essere torre d’avorio, è sceso nella città, è venuto, in un certo senso, dai docenti e dalle guide turistiche” per farsi, poi, “collegamento con il mondo della scuola”.
Le professoresse Maria Antonella Dragotto, Anna D’Urso, Esmeralda De Maria si dicono “divertite dall’esperienza” che ha dovuto il suo successo alla “grande competenza dei docenti del corso” e auspicano, concordemente, l’apertura del Museo per “svelare tutto il patrimonio che racchiude”.
La professoressa D’Urso racconta che gli allievi del liceo in cui insegna storia dell’arte, l’artistico Ernesto Basile, sono già venuti a diretto contatto con il museo in occasione “della mostre di El Greco la cui Adorazione dei pastori è stata confrontata con le altre natività presenti”, ed è una collaborazione, continua la professoressa in compagnia della dottoressa Giusy Larinà, che ha visto, già lo scorso anno, l’impiego diretto della fantasia e della creatività dei ragazzi che “prendendo spunto dalle peculiarità artistiche del museo, hanno realizzato ed esposto delle manifatture da loro ideate”; la lezione tenuta il 15 febbraio dalla professoressa Antonietta Iorfita, docente del Basile, insieme a Giusy Larinà, sottolinea quest’ultima, “ha voluto riportare i risultati di questa sperimentazione”.
Le guide turistiche Pina Florio e Nella Conti si dicono soddisfatte dell’iniziativa: Nella Conti ha gradito particolarmente “le lezioni in cui i docenti hanno fortino dei supporti cartacei per poter studiare e approfondire autonomamente le tematiche”; Pina Florio dice di aver apprezzato “gli interventi sulle arti minori: ceramiche, intagli, opere di orafi ed argentieri” e “il confronto costante con autori ed opere anche non direttamente presenti a Messina”, collegamenti garantiti dalla professionalità e dall’alta preparazione dei docenti che hanno animato il corso.
L’impegno, tuttavia, non può ancora considerarsi concluso: i partecipanti assisteranno, il prossimo 4 aprile, ad una visita guidata completa del museo e, a seguito di una verifica conclusiva, riceveranno dall’ente organizzatore un attestato di partecipazione.
Dato il grande entusiasmo registrato dai partecipanti, raccogliamo la loro richiesta di replicare l’iniziativa negli anni a seguire per procedere nella direzione della “conoscenza, didattica e valorizzazione” del ricco patrimonio museale della città di Messina.