L’orologio della pasticceria di Via Giordano Bruno segna le 19.00, minuto in più minuto in meno. Le porte si aprono e sulla soglia fa la sua comparsa un 27enne di origini marocchine. Avanza, si guarda intorno, sottrae velocemente un paio di forbici e si allontana.
Il suo obiettivo è qualche centinaio di metri più in là, sul Viale Europa, proprio dinnanzi una nota banca. E’ lì che il ragazzo si ferma ed osserva.
Allo sportello del bancomat esterno, una donna sta effettuando delle operazioni. Il marocchino decide allora che quella è la sua vittima. Si avvicina furtivamente, nella speranza di non essere notato, le si accosta, la blocca e la minaccia al fianco sinistro con le forbici sottratte poco prima.
La donna però non si lascia sopraffare. Con coraggio, si divincola dalla presa, fugge velocemente e, nonostante lo spavento, ha ancora il sangue freddo per allertare la polizia. Le volanti arrivano in un battito di ciglia, intercettano l’autore della tentata rapina e lo bloccano.
Si chiama Sobai El Idrissi Yousef, ha 27 anni, è un pregiudicato e non sembra per niente disposto a cedere facilmente all’arresto. Prima tenta la fuga, inutilmente, poi, una volta fermato, si dimena sferrando calci, pugni e provando a colpire un agente con le forbici rubate.
Per lui, le manette ai polsi scattano all’istante. Sul suo capo gravano ora diverse accuse: tentata rapina aggravata, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, furto e violazione del Testo Unico sull’Immigrazione.
Insomma, il ragazzo avrà tanto su cui riflettere in quella Casa Circondariale di Messina Gazzi dove, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, si trova adesso rinchiuso.
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