“Questa Direzione Atm comunica che a seguito della probabile astensione dal lavoro della ditta "F. Ventura C. F. Srl", ditta appaltatrice dei servizi di presidio, controllo e manutenzione dell’infrastruttura tranviaria, si potrà disporre la sospensione cautelativa del servizio tranviario per il giorno 28 maggio (lunedì). Nell’eventualità, al fine di limitare i disagi per l’utenza, l’azienda predisporrà un servizio sostitutivo con autobus della linea 28R (velocittà rosso)”. Era stato questo comunicato, da noi pubblicato venerdì sera, a mettere in preallarme gli utenti del servizio tranviario. Sembrava certo che domani il tram non andasse su rotaia. La possibilità, purtroppo, c'è ed è concreta, ma non è ancora una certezza. A confermarcelo, l'assessore comunale alla viabilità Melino Capone: "La notizia non è ufficiale, io spero ancora che domani il tram sarà in servizio, ci provo fino all’ultimo momento, insieme al sindaco siamo in continuo contatto con la ditta Ventura per convincerli a recedere dalla decisione di astenersi dall'essenziale attività svolta per l'Atm. In serata avremo la risposta definitiva. E' ovvio che, anche qualora dovessimo scongiurare quest'ipotesi, il problema potrebbe ripresentarsi in futuro, abbiamo la necessità di usufruire dei finanziamenti regionali. Per il momento, pensiamo a garantire il servizio giornaliero." Sulla stessa lunghezza d'onda il commissario straordinario dell'Atm, Santi Alligo: "Ho inviato una lettera di risposta al sollecito della Ventura in cui ho spiegato che al momento non posso garantire il giusto pagamento, siamo rammaricati di questo ma abbiamo un deficit di cassa che non ci consente di sopperire all'impegno. Noi continuiamo a rivendicare circa 8.800.000 euro di contributi regionali per l'esercizio della tranvia dal 2003 al 2009. Se queste somme ci perverranno, sarà aperto subito un tavolo operativo in cui la ditta Ventura avrà un ruolo privilegiato rispetto alle pendenze creditorie. I vertici della Ventura mi sono sembrati comunque molto fermi e non si sono sentiti garantiti neanche da queste mie parole. Vogliono un piano di rientro che venga rispettato. Spero che tornino sui loro passi, ma la situazione al momento è molto difficile. Coi pochi finanziamenti a mia disposizione, non posso venir meno al vincolo di pagare il personale, contributi compresi". Così il direttore generale Claudio Conte: "Ho organizzato tre piani di rientro ma non sono mai stati rispettati. Posso farne un altro ma non ho il potere di far sì che venga ben attuato. La situazione attuale è grave ma non è nuova. L'Atm non ha praticamente mai pagato i fornitori in regola. Credo che quest'ulteriore problema sia dovuto all'effetto annuncio della liquidazione". (Marco Ipsale)