Si aprono le porte del carcere per Orazio Gemelli, il giovane messinese di 24 anni che la scorsa domenica mattina, all’alba, ha aggredito l’edicolante 80enne di Piazza Cairoli colpendolo più volte in testa con una pietra e con una cassetta metallica.
A distanza di 48 ore dalla confessione e dalla denuncia a piede libero, il Gip Daniela Urbani, su richiesta del Pm Antonio Carchietti, ha difatti emesso per il giovane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gemelli risponde dei reati di tentato omicidio pluriaggravato, rapina aggravata all’edicola e furto aggravato nel chioschetto ottocentesco di Piazza Cairoli.
A dare impulso alle indagini della Squadra Mobile di Messina erano state da un lato le precise dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni giunti immediatamente dopo l’aggressione, e dall’altro le immagini delle telecamere di videosorveglianza che, in maniera inequivocabile, avevano immortalato il volto del 24enne.
Gli agenti avevano così impiegato pochissimi giorni per risalire all’identità di Gemelli e ricostruire, nei dettagli, l’intera vicenda. Una nottata, la sua, che era iniziata diverse ore prima dell’aggressione, in un lidino della riviera nord di Messina.
Intorno alle 5, dopo aver lasciato locale ed amici e forse con troppo alcool addosso, il ragazzo aveva poi rivolto le sue attenzioni a Piazza Cairoli. Senza neanche coprirsi il volto, Gemelli aveva dapprima frantumato la vetrinetta del chioschetto nell’inutile speranza di trovare del denaro nella cassa e poi, non appena giunto l’edicolante, gli si era scagliato contro intimandogli la consegna del portafoglio. Al suo rifiuto, lo aveva infine aggredito prima con diversi colpi di pietra e poi una cassetta metallica alla testa. A metterlo in fuga, non prima però che fosse riuscito a prendere dalla cassa 60 euro, era stato soltanto il provvidenziale arrivo di due clienti che, da lontano, avevano notato la scena e la vittima stesa a terra grondante di sangue. (Veronica Crocitti)