L’accordo sulla clausola di salvaguardia era stato raggiunto nella tarda serata di ieri ma, per ottenere l’ufficialità, era necessario il placet del presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone. Fattore tutt’altro che scontato, visto che nei giorni scorsi l’Authority si era detta contraria a questa possibilità, temendo di far perdere appetibilità al nuovo bando di gestione del porto di Tremestieri.
Ed invece il confronto di ieri, con i legali dell’Authority, si è rivelato decisivo, per la soddisfazione dei 36 lavoratori della società Terminal Tremestieri rappresentati dai sindacati Fast Confsal e Ugl Mare.
“L’impresa aggiudicataria – è quanto si legge sulla clausola approvata – durante il periodo di durata della concessione si impegna, in un’ottica di continuità lavorativa e di mantenimento degli attuali livelli occupazionali, all’assunzione dei dipendenti dell’impresa ex concessionaria, avendo essi conoscenza diretta e specifica del terminal accumulata negli ultimi anni, a condizione che il numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione di impresa della ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste e comunque in ottica di ottimizzazione e possibilmente potenziamento del ciclo produttivo e correlativamente del numero di risorse umane utilizzate”.
“Ha vinto il buonsenso – afferma Antonino Di Mento, segretario regionale di Fast Confsal comparto portuali -. Il dialogo fra parti sociali, politica ed istituzioni è il miglior modo per trovare soluzioni adeguate, come questa. Un ringraziamento particolare a tutti i colleghi che hanno dimostrato compattezza, unità d'intenti e sopportando stadi d'animo e sacrifici, nel portare avanti le manifestazioni per il diritto a lavoro. Il risultato raggiunto – continua – non è un traguardo ma un ripartire, avendo una consapevolezza in più sul futuro”.
La vertenza resta comunque ancora in atto nei confronti della società Terminal Tremestieri. Alla riapertura del porto, prevista per martedì prossimo, è probabile l’indizione di uno sciopero di 12 ore da parte dei lavoratori.