L’ing. Donatello Messina è stato nominato dalla Regione commissario ad acta per la redazione del nuovo piano regolatore. Il commissariamento si è reso necessario a causa dell’inadempienza dell’Amministrazione comunale nelle fasi preventive alla redazione del nuovo P.R.G., così come impone la L.R. 15/91 art. 3 comma 3, e della mancata presentazione delle Linee Guida in Consiglio Comunale.
In base alla citata legge , « i comuni dotati di piano regolatore generale sono tenuti alla formazione di un nuovo piano o alla revisione di quello esistente diciotto mesi prima della decadenza dei termini di efficacia dei vincoli». Vincoli che per il Comune di Messina sono scaduti nel marzo 2011, il che significa che l’iter per il nuovo P.r.g. avrebbe dovuto essere avviato già nel 2009. Ma l’amministrazione Buzzanca è stata a guardare o meglio si è limitata alla redazione delle Linee guide, peraltro non ancora passate dal Consiglio comunale. Eppure, c' è chi, in questi anni, ha più volte sollecitato l’amministrazione e l’assessore competente, Giuseppe Corvaja, a darsi una mossa: è il consigliere comunale Mimmo Guerrera (Udc), recentemente dimessosi da presidente della II commissione consiliare di palazzo Zanca – proprio quella che si occupa di urbanistica e territorio – perché spesso , troppo spesso è andata deserta per l’assenza ingiustificata di consiglieri evidentemente poco sensibili al tema della salvaguardia del territorio.
E sulla nomina del commissario ad acta, il commento di Guerrera non può che essere amaro. «Fa rabbia – scrive in un comunicato – constatare oggi, a distanza di quasi quattro anni dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, che nessun passo concreto è stato mosso per la tutela del territorio. Per parafrasare quanto detto dell’Assessore al ramo (Corvaja ndr) , la tutela del territorio si fa solo a parole, soprattutto da parte di chi ha l’obbligo di fare proposte e individuare il percorso da proporre all’aula.
La stessa delibera cosiddetta “salva colline” – continua Guerrera – di cui si era chiesto il prelievo in aula consiliare, molto discutibile nella stesura e priva degli adempimenti necessari, ma condivisibile nel fine, giacente ancora nella competente Commissione Consiliare, in attesa delle valutazioni, è stata inoltrata solo in questi giorni alle Circoscrizioni per il parere, che pur non essendo vincolante per l’Amministrazione, è obbligatorio, così come il sottoscritto ha sempre sostenuto.
Il tempo è galantuomo – conclude l’esponente dell’Udc – e prima o dopo i nodi vengono al pettine con la conseguenza nel caso specifico, che si dovranno affrettare i tempi, rischiando di commettere grossolani errori in un comparto dove si è sbagliato troppe volte o, in alternativa affidare il destino della città a un Commissario Regionale che in applicazione dei poteri speciali potrà sostituirsi alla Giunta e al Consiglio». (DLT)