In Fiera in tram, poi trasferiti in altre città. Ancora problemi per la sistemazione dei minori

In Fiera in tram, poi trasferiti in altre città. Ancora problemi per la sistemazione dei minori

Eleonora Corace

In Fiera in tram, poi trasferiti in altre città. Ancora problemi per la sistemazione dei minori

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venerdì 09 Maggio 2014 - 10:18

Ieri sera hanno raggiunto la Fiera in tram, e questa mattina sono stati trasferiti a Catania, per essere poi collocati in altri centri a Nord. Finisce così l'epopea dei migranti sbarcati ieri dalla Motovedetta della Guardia Costiera. Nel padiglione della fiera restano alcuni minori, il Comune sta trovando delle soluzioni.

150 migranti in tram. Si è conclusa così la lunga e travagliata giornata di ieri, dopo l’arrivo della Motovedetta della Guardia Costiera con 292 migranti a bordo. Le cronache del terzo sbarco avvenuto direttamente a Messina si chiudono con l’immagine, singolare e a un tempo drammatica, dell’assessore Filippo Cucinotta che blocca un tram per consentire al centinaio di migranti rimasti ancora sul molo – le operazioni di sbarco sono iniziate verso le 13 – di raggiungere la Fiera, piuttosto che aspettare ulteriormente l’arrivo di qualche mezzo dell’Atm. Uscendo dal molo, alcuni attivisti del circolo Arci Thomas Sankara, hanno contestato la scelta di portare i migranti in Fiera e soprattutto la presenza di minori tra questi. Nel padiglione numero 7 del quartiere fieristico, i ragazzi sub sahariani hanno passato la notte, in delle brande attrezzate dalla Croce Rossa. Questa mattina, i maggiorenni sono stati trasferiti con tre pullman a Catania, dove un volo charter li condurrà verso nord, per essere poi divisi in altri centri governativi.

La Fiera, inizialmente, era stata scelta solo come postazione provvisoria. Un luogo che offre ombra e spazio, scelto per rifocillare i migranti, piuttosto che lasciarli sul molo, solo per poche ore, prima del trasferimento. Al principio, infatti, era stato annunciato che nessuno dei rifugiati avrebbe passato la notte a Messina, ma alla fine una metà si è dovuta arrangiare nel padiglione della Fiera. Gli altri 140 migranti, dei 292 sbarcati dalla motovedetta della Guardia Costiera, verso le 19 di ieri sono stati trasferiti all’aeroporto di Catania, dove si sono imbarcati in un volo diretto a Roma, per poi essere sistemati in altri centri governativi, principalmente nel Lazio.

E’ stato il Comune, questa volta, ad allestire il luogo – con l’aiuto della Croce Rossa che ha provveduto anche al vitto, oltre il contributo personale dell’Assessore Cucinotta – la competenza comunale è stata decisa, infatti, nel corso di un vertice svolto in prefettura nel pomeriggio, il secondo della giornata, dopo quello svolto nel corso della mattinata che ha suscitato qualche polemica dal momento che, da parte comunale, per vari impedimenti e impegni della Giunta, si è presentata solo il capo di gabinetto Silvana Mondello con Clelia Marano. Dopo la riunione in Prefettura, gli esponenti della Giunta sono tornati al Comune per redigere l’ordinanza per l’utilizzo del padiglione numero 7 della fiera, richiesta dall’Autorità Portuale.

I minori riconosciuti sono una ventina. Inizialmente ne sono stati identificati cinque. Solo verso le 21,45 è stato comunicato l’elenco completo dei minori, che ancora attendevano in una tenda sul molo. Alcuni sono subito stati affidati all’Ai.Bi. Gli altri hanno dovuto trascorrere la notte in fiera. L’esperta del Comune, Clelia Marano, fa notare a riguardo che molti di questi adolescenti, soprattutto provenienti dal Gahna, erano accompagnati da un fratello maggiore e per questo non sono stati divisi. Questa mattina il dirigente del dipartimento dei servizi sociali del Comune si è recato in Fiera. Sono stati trovati altri posti in delle comunità per alcuni adolescenti, per gli altri minori che nel frattempo sono rimasti nel padiglione, si continua a lavorare per trovare soluzioni.

Il Sindaco Renato Accorinti, ancora fuori Messina, ha parlato ieri con i dirigenti del Ministero degli Interni: “Sono andato al Ministero – racconta Accorintiperché la gestione dei migranti spetta a loro. Noi possiamo collaborare e l’abbiamo fatto da sempre, sui minori l’abbiamo fatto in modo ottimo. Quando ieri è arrivata la notizia della nave e del fatto che dovevamo provvedere noi all’accoglienza ci ha spiazzato. I poteri speciali dovrebbero essere attribuiti al Sindaco dal Ministero, in caso contrario noi possiamo collaborare, ma la gestione resta ministeriale. Martedì prossimo, comunque, avrò una riunione con Alfano. Il Ministero deve rendersi conto che la Sicilia assorbe la percentuale maggiore del flusso di migranti, la distribuzione non è equa, anche di questo si dovrà discutere Martedì”.

Eleonora Corace

4 commenti

  1. imprenditore messinese 9 Maggio 2014 19:32

    Il modello di accoglienza dei Sindaco qual’e? E’ insopportabile questa totale incapacità di fare prima di annunciare! Ed proposito del “contributo personale” di cui scrive la giornalista relativamente a Cucinotta lascia trapelare la sua partigianeria. Infatti Cucinotta è un assessore del Comune di Messina con uno stipendio di almeno 3000 al mese. La sua delega è la protezione civile quindi compiva i suoi obblighi. Piuttosto parlerei del sacrificio di tutti quegli uomini e donne volontari che ancora una volta si sono spezzate le schiene per allestire tende e letti ! Persone che non hanno bisogno di ammantarsi di santità come Madre Teresa di Calcutta o Clelia Marano.

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  2. imprenditore messinese 9 Maggio 2014 19:32

    Il modello di accoglienza dei Sindaco qual’e? E’ insopportabile questa totale incapacità di fare prima di annunciare! Ed proposito del “contributo personale” di cui scrive la giornalista relativamente a Cucinotta lascia trapelare la sua partigianeria. Infatti Cucinotta è un assessore del Comune di Messina con uno stipendio di almeno 3000 al mese. La sua delega è la protezione civile quindi compiva i suoi obblighi. Piuttosto parlerei del sacrificio di tutti quegli uomini e donne volontari che ancora una volta si sono spezzate le schiene per allestire tende e letti ! Persone che non hanno bisogno di ammantarsi di santità come Madre Teresa di Calcutta o Clelia Marano.

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  3. ecco come accorinti e gli enti preposti, valorizzano a scopi produttivi gli spazi come la fiera, bravi!! Messina number one in the world

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  4. ecco come accorinti e gli enti preposti, valorizzano a scopi produttivi gli spazi come la fiera, bravi!! Messina number one in the world

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