Tra polemiche e problemi di gestione. Alcuni migranti trasferiti, altri in Fiera. LE FOTO

Arriva un’altra nave piena di migranti in città. L’Asp boccia nuovamente il Palazzetto sportivo al PalaNebiolo, dichiarandolo inagibile. Il Sindaco e molti assessori sono fuori città ed altri impossibilitati a seguire direttamente le operazioni. Tensioni al tavolo prefettizio e difficoltà di gestione. È accaduto tutto oggi, con lo sbarco di 292 rifugiati a Messina.

Tutto è cominciato con la convocazione del tavolo Prefettizio per pianificare l’accoglienza. In Prefettura, dove per il Comune ha partecipato il capo di gabinetto Silvana Mondello, insieme all’esperta ai servizi sociali Clelia Marano, non c’era né il sindaco Renato Accorinti, fuori Messina per altri impegni, né nessuno degli altri Assessori. Per questo i rapporti tra le due istituzioni hanno rischiato di diventare nuovamente tesi. Non una parola, comunque, dal Palazzo del Governo, circa gli episodi che si sono verificati nel corso del tavolo tecnico della mattinata.

Dal fronte del Comune, il Segretario Generale, Antonio Le Donne, spiega i motivi della “diserzione” della Giunta: “Oltre alla Mondello e alla Marano, c’erano i rappresentanti della Protezione Civile, comunale e dei servizi sociali. Il Sindaco è a Roma e sta contattando il Ministero, il vicesindaco Signorino è ammalato a casa, ma segue tutte le operazioni. Mantineo è fuori Regione, Cacciola a Palermo. L’Assessore Cucinotta è al molo per il nuovo sbarco migranti”. L’Assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, è, infatti, giunto dopo e ha spiegato i motivi del ritardo a causa di un impegno preso in precedenza: “Ero occupato sempre nell’ambito dei compiti del mio Assessorato, ho avuto un preavviso di sole due ore del tavolo in Prefettura, ho fatto in modo di arrivare il prima possibile”. Nessuna notizia degli assessori Tonino Perna, Sergio De Cola e Patrizia Panarello.

La Prefettura, da parte sua, chiede un ruolo più attivo da parte del Comune, soprattutto nel reperire un sito da attrezzare in via definitiva, salvo nuove disposizioni governative. E non sembra un problema di competenze. Se il Comune indica dove e come, la Prefettura potrebbe attivare le procedure necessarie.

Nel corso del pomeriggio si è svolta un’altra riunione in Prefettura – a cui hanno preso parte gli assessori Cucinotta e Pernaper definire le competenze nell’affrontare questo nuovo sbarco. E' stato deciso che a occuparsi della parte dei profughi che rimarrà a Messina sarà il Comune. Un gruppo di 140 migranti, invece, è stato direttamente trasferito all’aeroporto di Catania per raggiungere altri centri governativi, probabilmente nel Lazio. I rimanenti sono stati trasferiti nei padiglioni della Fiera, dove passeranno la notte, in attesa di essere trasferiti domani.

Lo sbarco di oggi ha posto grandi difficoltà logistiche, dal momento che l’Azienda Sanitaria Provinciale ha nuovamente dichiarato inagibile il Palazzetto Sportivo. I rifugiati sbarcati dalla Motovedetta della Guardia Costiera non verranno trasferiti, dunque, al PalaNebiolo, dove le tende sono al completo. Inizialmente si era detto che sarebbero stati accompagnati in alcuni padiglioni del Quartiere Fieristico. Qui avrebbero dovuto stazionare solo un paio d’ore, il tempo di trasferirli in altre strutture fuori Messina. L’altra opzione suggerita è stata quella della palestra di Mili, utilizzata per gli alluvionati nel 2009, ma l’ipotesi è stata scartata.

Dopo le polemiche per la riapertura del Palazzetto sportivo – chiuso il novembre scorso sempre per motivi sanitari – il Sindaco Renato Accorinti ha chiesto un’altra ispezione all’Asp. La Prefettura ha reso poi noti gli esiti di questa relazione: “Come noto, in data 1 maggio sono sbarcati nel porto di Messina 266 migranti recati dalla nave mercantile Robur, che sono stati ospitati nell'emergenza presso la palestra "Palanebiolo", in quanto la tendopoli adibita alla temporanea accoglienza dei profughi risultava totalmente occupata. Il giorno successivo, 2 maggio, la locale A.S.P. ha effettuato presso la predetta struttura un sopralluogo, richiesto dal Sindaco di Messina. Nel corso dello stesso, sono state rilevate talune carenze igienico-sanitarie, correlate anche alla presenza di un numero elevato di ospiti, tanto da risultare non idonea all'accoglienza dei profughi. Il Prefetto pertanto, nella giornata di ieri, 7 Maggio, ha dato comunicazione al Ministero dell'Interno della chiusura del centro per tale finalità”. Il Ministero, però, il giorno dopo, ha comunque designato Messina per un nuovo sbarco.

La motovedetta della Guardia Costiera, gremita di migranti, tutti uomini e sub-sahariani, è attraccata intorno alle 12,40 al molo di fronte alla Dogana. Le operazioni di sbarco sono state condite da problemi di gestione: i pullman hanno tardato per ore prima di giungere sul posto. Nel frattempo, il Comune ha provveduto al reperimento di bagni chimici. Il Sindaco, Renato Accorinti, oggi a Roma, sta contattando il Ministero degli Interni e sta valutando di chiedere ad Alfano di essere nominato “Commissario straordinario”.

Eleonora Corace