La storia di Chiara Corbella emoziona il Santuario di Lourdes

"Quello che Dio vuole per noi è molto più bello di tutto ciò che potremmo chiedere noi con la nostra immaginazione". E' uno dei pensieri di Chiara Corbella, una giovane mamma romana morta a soli 28 anni, nel 2012, per un carcinoma alla lingua. La sua storia è stata raccontata ieri sera a Messina, al Santuario di Lourdes, da fra Vito D'Amato, suo padre spirituale, che l'ha seguita nel cammino di fede fino all'ultimo giorno di vita terrena.

L'incontro con Enrico, suo futuro sposo, i primi due figli morti dopo pochi minuti di vita ma accolti "fino a quando potremo accompagnarli", nonostante il loro destino fosse segnato già durante la gestazione. La diagnosi infausta al quarto mese della terza gravidanza, quando stavolta il feto era perfettamente formato ma un tumore ha colpito Chiara, che ha preferito rimandare le cure per far nascere suo figlio. Quel figlio che ha lasciato dopo appena un anno di vita, vinta dalla malattia.

Ma Chiara ha affrontato tutto con fede incrollabile, supportata da Enrico e da tutta la sua famiglia. Il testamento spirituale di Chiara è in una lettera dedicata al piccolo Francesco nel giorno del suo primo compleanno. "Posso solo dirti che l'amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d'amore, viviamo per amare e per essere amati e moriamo per conoscere l'amore vero di Dio. Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti".

La testimonianza, accompagnata da canti, letture, preghiere e un video di Chiara ed Enrico, ha emozionato i tanti che hanno affollato la chiesa di Lourdes. La storia di Chiara è raccontata nel libro "Siamo nati e non moriremo mai più", di Simone Troisi e Cristiana Paccini.