Così come annunciato in conferenza stampa il consigliere provinciale di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo continua la sua battaglia sui conti di Palazzo dei Leoni. Ai revisori dei conti ed alla Corte dei Conti invierà le carte relative al Patto di stabilità ed al bilancio preventivo che gli uffici finanziari hanno stilato nelle scorse settimane. Nel frattempo Lombardo ha chiesto alla conferenza dei capigruppo, riunita oggi, di approfondire sia la vicenda della Tia, l’imposta sui rifiuti che, stando alla documentazione acquisita dal consigliere, non è mai stata riscossa dal 2005 ad oggi dagli Ato 1 e 2, e che per circa due anni non era neanche esigibile in seguito ad una sentenza della Corte dei Conti del Piemonte. L’esponente di Sicilia Vera infatti sostiene che i quasi 15 milioni di euro che gli uffici finanziari di Palazzo dei Leoni hanno inserito alla voce “entrate” di fatto non lo sono e non lo diventeranno mai anche perché gli Ato 1 e 2 non hanno mai neanche presentato i bilanci relativi a quegli anni. Pertanto non esistono titoli corrispettivi da esigere.
Ma il consigliere Pippo Lombardo non si è fermato qui, perché sta chiedendo chiarimenti anche sulle somme mai incassate per i passi carrabili abusivi.
“La conferenza dei capigruppo ha accolto la mia richiesta di avviare chiarimenti su circa 25 milioni di euro, ovvero i 15 milioni della Tia e i 10 per i passi carrabili abusivi, che non costituiscono entrate reali. Ho chiesto di poter avere delucidazioni sia dall’ingegnere Celi che dal capo della polizia provinciale Carbonaro per quel che riguarda i passi carrabili abusivi, mentre per la vicenda della Tia ho chiesto di poter avere chiarimenti dalla dottoressa Carolina Musumeci e dal dirigente che c’era prima di lei all’ambiente, anche per capire se queste somme siano davvero esigibili e perché non sono mai state riscosse”.
Su entrambe le vicende il Presidente Ricevuto, in conferenza stampa alla presenza dei dirigenti degli uffici finanziari ha spiegato che, nel caso della Tia le risorse sono state inserite tra le “entrate” solo perché al momento si sta effettuando la fase del monitoraggio, pertanto non saranno impegnate proprio per evitare il rischio di non averle mai a disposizione. Quanto ai passi carrabili abusivi il presidente ha chiarito che i tempi tecnici non hanno consentito l’avvio della riscossione delle sanzioni.
Rosaria Brancato